Ogni anno sono migliaia i bimbi del terzo mondo che, affetti da diverse patologie, avrebbero bisogno di essere ricoverati negli ospedali dei Paesi occidentali per essere curati in modo adeguato. Nella maggior parte dei casi le famiglie non riescono a mettere da parte i soldi necessari per affrontare viaggio e spese di alloggio. Per questo, unassociazione non-profit milanese ha deciso di intervenire. Finanziando i viaggi verso lItalia dei piccoli pazienti e costruendo nei loro Paesi strutture sanitarie davanguardia.
Cuore Fratello Onlus, la cui sede si trova a San Donato Milanese, già da diversi anni lavora per dare una speranza ai bambini cardiopatici del terzo mondo. Grazie al lavoro di oltre cento volontari lotta per sensibilizzare lopinione pubblica e, soprattutto, per aiutare concretamente le loro famiglie. E così, ogni anno 25 bimbi provenienti dal Camerun e bisognosi di urgenti interventi chirurgici al cuore, vengono ospitati nelle case dellassociazione e curati allospedale di San Donato, grazie anche al finanziamento della Regione. Lo stesso aiuto è riservato ai piccoli pazienti italiani, provenienti dalle altre regioni, le cui famiglie non sono in grado di sostenere il peso economico del viaggio. «Da qualche mese - racconta il vice presidente Franco villaggi - ospitiamo una ragazza congolese di 15 anni nata senza la parte finale dellapparato digerente. Finora è stata sottoposta a numerose operazioni al Policlinico maggiore di Milano».
Lassociazione ha deciso di intervenire direttamente anche nel cuore dellAfrica. E così, grazie al sostegno dellAssociazione bambini cardiopatici del mondo e delle suore terziarie francescane di Bressanone, sta costruendo in Camerun un centro specializzato nella cardiochirurgia pediatrica.
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