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Milano e Venezia le città che costano meno alle famiglie

RomaMilano è l’area metropolitana che costa meno alle famiglie italiane. Cagliari, Genova e Palermo sono invece quelle più sprecone, almeno stando all’indice di cittadinanza del ministero dello Sviluppo e dell’Ipi secondo quanto riportato ieri dal quotidiano Italia Oggi.
Sotto la lente di ingrandimento ci sono i servizi pubblici essenziali e tra Milano - la meno cara - e Cagliari - decisamente la più cara - la differenza è di ben 975 euro l’anno. In mezzo altre dodici città, finite nella ricerca basata su un nuovo indice per individuare il costo della cittadinanza a carico delle famiglie. Una classifica impietosa, con Cagliari, Genova e Palermo che finiscono sul podio dei Comuni più spreconi in quanto a servizi pubblici. Mentre Milano, Venezia e Bari sono decisamente le più virtuose nella gestione dei soldi delle famiglie.
Nello studio, per nucleo familiare si intende quello costituito da una coppia di adulti con un figlio a carico mentre per costi legati alla permanenza del territorio si fa riferimento ai costi che gravano sulle famiglie per usufruire dei servizi pubblici essenziali: assistenza sanitaria, asili, raccolta dei rifiuti, fornitura di gas, acqua e luce e trasporti locali. Oltre al versamento dei tributi locali (Ici e addizionali Irpef) che variano a seconda del luogo.
Andando ai numeri complessivi si scopre che in base ai dati del 2009 la media spesa dalle famiglie al netto delle imposte locali ammonta a 2.981 euro l’anno per famiglia nelle 14 città monitorate. Con le imposte, però, la cifre sale a ben 3.620 euro, 639 euro in più. I costi dei servizi pubblici essenziali. Dopo Milano (2.754 euro), seguono tra le meno care Venezia (2.770) e Bari (2.782). Poi ci sono Messina (2.834) e Bologna (2.896). A metà classifica Napoli (2.908), Trieste (2.923), Catania (2.937) e Roma (2.949). Mentre agli ultimi posti finiscono Torino (3.037), Genova (3.108), Palermo (3.149) e - fanalino di coda e di molto distanziata - Cagliari (3.564).
Il rapporto mette poi a confronto la spesa sostenuta dalle famiglie lo scorso anno con quella del 2008. E la buona notizia è che c’è stata una riduzione, anche se leggerissima: da 3.685 euro si è passati 3.620.

Una diminuzione che secondo lo studio del ministero dello Sviluppo economico e dell’Ipi sarebbe frutto del ribasso delle tariffe energetiche.

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