Cultura e Spettacoli

Milano, il Futurismo a Palazzo Reale

Nell’anno del centenario, il Futurismo ritorna nella città che lo vide nascere e formarsi, perché senza Milano, intesa come cultura, palcoscenico per un’urbanità in movimento, scena teatrale e fucina intellettuale, non ci sarebbe stato né Marinetti né il movimento da lui fondato. Fino al 7 giugno a Palazzo Reale la grande mostra Futurismo 1909-2009 Velocità+Arte+Azione

Milano, il Futurismo 
a Palazzo Reale

Nell’anno del centenario, il Futurismo ritorna nella città che lo vide nascere e formarsi, perché senza Milano, intesa come cultura, palcoscenico per un’urbanità in movimento, scena teatrale e fucina intellettuale, non ci sarebbe stato né Marinetti né il movimento da lui fondato.

Ritorna con la mostra Futurismo 1909-2009 Velocità+Arte+Azione che i suoi curatori, Giovanni Lista e Ada Masoero, giustamente ritengono "esplosiva", posta sotto l’alto patronato della presidenza della Repubblica, promossa dal Comune e dalle edizioni Skira nella persona del suo presidente Vitta Zelman, prodotta da Palazzo Reale e sostenuta come sponsor, fra gli altri da Fastweb. La grande esposizione occupera l’intero piano terra della Reggia milanese ed è l’evento centrale di un programma di iniziative che si annuncia ricchissimo: manifestazioni di teatro, cinema, danza, moda che trasformeranno il capoluogo lombardo nella capitale appunto del Futurismo.

Le opere presenti sono circa quattrocento, e oltre 240 sono dipinti, disegni, sculture, mentre le restanti spaziano dal paroliberismo ai progetti e ai disegni di architettura, alle scenografie e ai costumi teatrali, dalle fotografie ai libri-oggetto, fino agli oggetti della quotidianità: arredi, pubblicità, mobili e oggetti d’arte e di uso comune. Perché poi il Futurismo fu il primo movimento intellettuale che riassunse in sé la volontà di intervenire su ogni aspetto della vita e della società del proprio tempo.

Intitolata al trinomio Velocità+Arte+Azione, l’esposizione si propone di documentare l’intero campo d’azione della creatura di Filippo Tommaso Marinetti e di rileggerlo nella sua intera estensione, fino agli anni Trenta da un lato e poi nel secondo dopoguerra quando artisti come Burri, Fontana, Dorazio, Schifano, i "poeti visivi" Miccini e Pignotti guardarono a quell’eredità o le resero un esplicito omaggio Scandita in varie sezioni, la mostra si apre infatti con una panoramica della cultura visiva lombarda di fine Ottocento, dove si incontrano Alberto Marini e Medardo Rosso, l’arte impegnata di Pellizza da Volpedo e i "cinque cavalieri" dei manifesti pittorici del 1910: Boccioni, Carrà, Russolo, Balla e Severini.

Una sezione a parte è poi dedicata al fondatore Marinetti, vero detonatore del nuovo corso dell’arte italiana e che serve come introduzione a quella sugli Anni Dieci del Dinamismo plastico, gli anni Venti dell’Arte Meccanica, i Trenta dell’ Aeropittura per terminare con il dopo-futurismo, bilancio ed eredità della seconda metà del Novecent5o. In una apposita saletta-cinema, un montaggio di spezzoni di film futuristi chiude il percorso dell’imponente rassegna. Giustamente Massimiliano Finazzer Flory, assessore alla Cultura del Comune di Milano ha colto l’occasione nel suo intervento di presentazione per parlare anche dei preconcetti che hanno impedito al Futurismo il riconoscimento artistico che esso meritava: la relazione-compromissione con il Fascismo; la totale identificazione del Movimento con il suo fondatore e di quest’ultimo con l’ideologia della guerra; l’idea scandalosa di rompere il monopolio della storia e di una certa cultura accademica... A un secolo di distanza, il clima culturale è pronto per recepire quel movimento nella sua globalità, con le sue luci e le sue ombre, le sue grandezze e i suoi errori, come è giusto che sia per ogni opera dell’ingegno umano.
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Tutti gli eventi di FuturisMI a Milano

Apertura al pubblico fino al 7 giugno 2009
Palazzo Reale Piazza Duomo 12, Milano
Orari lunedì 14.30 – 19.30 da martedì a domenica 9.30-19.30 giovedì 9.30 – 22.30 Il servizio di biglietteria termina un'ora prima della chiusura della mostra
Biglietti € 9,00 intero, € 7,00 ridotto, € 4,50 ridotto speciale. Bambini fino a 5 anni gratuito, da 6 a 14 ridotto
Informazioni Tel. 02.54919 (dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.00; pagamento: carta di credito o vaglia)

Prenotazioni scuole e gruppi Ufficio gruppi Ticket.it: 02.54919 (dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.00; pagamento: carta di credito o vaglia)
Ad Artem: 02.6597728, info@adartem.it
Aster: 02.

20421469, info@spazioaster.it (diritto di prevendita scuole € 1,00 a persona)
(diritto di prevendita gruppi € 1,50 a persona)  

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