In mille e 500 hanno sperato di riuscire a trovare un biglietto. Sono rimasti in lista dattesa fino allultimo. Fino alla resa, ieri sera. Tutto esaurito. Il teatro Strehler era stracolmo per la serata conclusiva di «Milano per Giorgio Gaber». Un omaggio collettivo in memoria di G., lamico, il maestro e il mito per molti degli artisti che hanno partecipato alla serata allo Strehler. Come il premio Nobel Dario Fo, Enzo Jannacci, Gioele Dix, Eugenio Finardi, Flavio Oreglio e ancora Morgan e Giovanni Allevi.
Il giovane pianista per loccasione ha interpretato un pezzo inedito, scritto proprio in memoria del cantautore. «Proprio così - racconta il pianista -, è stata una costruzione scientifica che ha dato il la alla creazione del pezzo». Lidea è semplice, ma originale: «Ho associato a ogni lettera del nome e del cognome di Gaber una nota e ho scoperto che, così facendo, ne scaturiva un accordo in La bemolle/settima su cui ho sviluppato la melodia». Da qui una scoperta curiosa: «Neanche a farlo apposta - rivela Allevi - quello era laccordo che Gaber usava per le canzoni damore».
Ma se per Allevi Gaber ha sempre rappresentato un esempio a cui ispirarsi, per Eugenio Finardi è stato prima di tutto un amico. «Cè sempre stata grande stima con Giorgio - racconta - fin da quando ci siamo incontrati nel 1975». Ieri sera Finardi ha scelto di interpretare il brano I reduci perché «questo brano è un po la fotografia di quel periodo e oggi quasi sospetto di esserne stato lispiratore».
La manifestazione ha ottenuto un grande successo anche sul web: sono stati più di 30mila gli accessi unici per visitare i contenuti, in gran parte inediti, messi a disposizione sul sito www.telecomprogettoitalia.it, mentre conta già più di 5mila nuovi utenti il sito ufficiale della Fondazione Gaber www.giorgiogaber.it.
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