Milano ha fatto spot La maratona dei telecompratori

Domani e sabato la «Notte dei Pubblivori» In quattro ore le 500 più belle pubblicità del mondo. Che per alcuni è vera arte...

Da bambino li guardava incantato. Uno spot dietro l’altro, tante piccole storie, raccontate con tecniche differenti. Una volta cresciuto, Jean Marie Boursicot ha deciso di trasformare la sua passione in lavoro. Così in Francia è nata la «Notte dei Pubblivori» e ancor prima, la sua «Cinematheque», una collezione di oltre 800mila spot provenienti da tutto il mondo.
Quest’anno tocca a Milano aprire il tour della Notte dei Pubblivori italiana. L’appuntamento è al SuperstudioPiù di via Tortona, il 26 e il 27 ottobre a partire dalle 21.30. La rassegna poi continuerà per tutto il mese di novembre passando per Bologna, Firenze, Roma, Reggio Calabria e Bari. «Nelle precedenti edizioni abbiamo sempre fatto sold-out - racconta il produttore del tour Riccardo Cioni - quindi anche per quest’anno abbiamo grandi aspettative». Lancia Musa è lo sponsor ufficiale dell’evento, ma per la prima volta anche il Comune di Milano ha dato il patrocinio all’iniziativa: «Ho incontrato Cioni alla Mostra del Cinema di Venezia - rivela l’assessore Vittorio Sgarbi - ed è riuscito a convincermi nonostante io non sia un esperto in materia».
La formula della maratona è semplice: quattro ore per 500 spot selezionati dallo stesso Boursicot. Come? «Mi lascio contagiare dalle emozioni - rivela il padrino della manifestazione - nessuno mi influenza: scelgo solo in base alla mia reazione emotiva». Quest’anno ha dovuto selezionarne 500 su un totale di 25mila e «non è stato facile - ammette - però alla fine ci sono riuscito». Il suo obiettivo? «Trovare film che raccontino una storia, poco importa se dura venti secondi, o se basta un sorriso per rappresentarla. L’importante è che alla base della pubblicità ci sia una storia».
Tra le curiosità di questa nuova edizione, il focus geografico che si occuperà della pubblicità belga, del panorama polacco e delle novità della Romania. Poi ancora «Un Bagliore dal passato» e la sezione dedicata alle note sigarette Parisiennes negli spot d’autore di Jean-Luc Godard, David Linch, Wim Wenders e Robert Altman. E per finire, tutta una sezione dedicata agli spot d’animazione. Tra questi l’ultimo nato in casa sky dedicato alla saga dei cartoon più amati dagli adulti: la riproduzione della sigla dei Simpson recitata da attori in carne e ossa.
In concomitanza con l’evento milanese, a Bruxelles si terrà La notte dei Pubblivori belga. «Perché ormai - precisa Cioni - si tratta di una manifestazione mondiale».
Ieri la presentazione a Palazzo Marino: «Ormai la gente guarda la televisione solo per gli spot - ha detto Sgarbi con il suo modo di fare provocatorio - e il motivo è chiaro: nel mondo della pubblicità c’è molta più creatività rispetto a quello televisivo».


Secondo il critico l’arte degli spot è molto affine alla pittura: «La pubblicità in tv si differenzia dal cinema per la durata, ogni spot riassume la complessità di un film nel tempo di visione di un’opera d’arte». A conti fatti quindi, «guardare ininterrottamente 500 spot equivale a fare una visita alla Galleria degli Uffizi».

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