«Milano come Londra: pedaggio per i Suv»

In attesa di capire se chi ha un «gippone» sia effettivamente più spericolato (o arrogante) alla guida, in Comune si chiede di proibirne la circolazione in centro. O, in subordine, l’istituzione di super tassa per chi voglia entrare col Suv nella Cerchia dei Navigli. Ieri il capogruppo dei Verdi Maurizio Baruffi ha presentato una mozione firmata dal centrosinistra e dal consigliere di Fi Carola Colombo, unica (almeno pubblicamente) della maggioranza ad appoggiare la proposta. Contrari Rifondazione comunista e Basilio Rizzo (Lista Fo) che contestano il diritto di inquinare o essere pericolosi pagando semplicemente un pedaggio.
«Non si tratta di criminalizzare chi scelga di usare un certo veicolo - spiega l’ambientalista Baruffi -, ma di affrontare i problemi di sicurezza e inquinamento provocati da questo particolare tipo di mezzi». E, nel testo presentato, ricorda oltre a Giuliana Grossi morta giovedì nello schianto del tram in corso di Porta Vittoria, altre vittime recenti. Il ventunenne «che viaggiava su un’auto centrata da un Suv l’11 aprile 2007 in via Friuli», il ciclista morto in viale Abruzzi il 29 marzo scorso, il cinquantaduenne morto su un’utilitaria «dopo l’impatto con un Suv il 9 maggio 2004» e la donna investita in via dei Missaglia il 30 luglio e morta dopo 15 giorni. «Gli incidenti mortali che vedono come protagoniste le auto comunemente chiamate Suv stanno aumentando in modo preoccupante», si legge nel testo. Poi la proposta: un database della polizia municipale che determini la rilevanza degli incidenti con Suv coinvolti e la sperimentazione fino al 31 dicembre del divieto di accesso nell’area Ecopass. Altrimenti almeno un «forte pedaggio di ingresso per i mezzi che emettano oltre 226 grammi di Co2 per chilometro». A partire dal 2009 quando sull’anello delle tangenziali entreranno in funzione le 66 telecamere per verificare l’accesso dei mezzi che trasportano sostanze pericolose. Soluzioni già adottate a Londra, dove i Suv pagano un pedaggio di 25 sterline (33 euro) al giorno, o a Firenze.
Immediata la reazione del centrodestra. «Un provvedimento che nasconde il sentimento di odio sociale della sinistra - tuona l’azzurro Fabrizio De Pasquale -. Ma inefficace perché incostituzionale. I dati dei morti per incidente dicono che il vero pericolo sono i semafori lampeggianti durante la notte e il pavé per moto e bici. Se si passa dalla sicurezza alla tassazione, significa che della sicurezza non importa proprio nulla. Casomai può essere giusto aumentare il costo dei parcheggi per le auto più ingombranti».

Per la Colombo «i Suv sono fatti per andare fuori città, in centro bisogna usare auto piccole, non inquinanti, magari elettriche». Pronta la replica del collega Franco De Angelis. «Io - assicura - ho un Suv, ma guido con prudenza. È molto più pericoloso chi parla al telefonino».

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