Cronaca locale

Milano mette al bando gli alberi «da allergia»

D'ora in poi sarà obbligatorio piantare solo alberi che non provocano irritazione. In città sono 450mila le persone sensibili ai pollini. La delibera fa il paio con il progetto «Milano allergy freee» che permette ai cittadini di adottare piante «innocue».

La parola «primavera» per voi è un tabù? Comincia a pizzicarvi il naso solo al pensiero? Collirio e fazzoletto sono i vostri compagni fedeli da aprile a giugno? Ecco una notizia che fa per voi. D'ora in poi in città verranno piantati solo alberi anallergici. È l'ultimo regalo che l'amministrazione ha voluto fare ai milanesi (allergici) nell'ultima seduta di giunta di venerdì scorso: l'amministrazione ha infatti approvato le linee guida, stilate dalla Federazione Internazionale per le Scienze Mediche e Allergologiche, per la piantumazione di alberi non allergenici.
«Un'iniziativa che consentirà ai 450mila milanesi allergici al polline - spiega l'assessore alla Salute Gianpaolo Landi di Chiavenna - di poter godere degli spazi verdi cittadini anche in primavera. E non è cosa da poco, perchè non solo gli saranno così evitati raffreddori, congiuntiviti, orticarie e crisi d'asma, ma ne gioverà la loro vita sociale». Un pensiero è rivolto anche ai piccoli cittadini, quei 100mila bambini sensibili al polline (tra il 25 e il 30% della popolazione), che potranno giocare all'aperto con i loro coetanei e non starsene chiusi in casa.
Gli spazi verdi a misura di allergico non saranno casi isolati: tutti i nuovi quartieri, indipendentemente dalle dimensioni e dalla zona, dovranno dotarsi di verde non allergenizzante. «Non solo,- annuncia l'assessore Landi di Chiavenna - obbligherò i costruttori ad ottemperare le linee guida della delibera di Giunta».
Ma questa non è l'unica iniziativa qantipolline: «Milano Allergy Free» porgetto che dà ai cittadini la possibilità di collaborare acquistando alberi, o anche solo parti di essi, ovviamente allergy free. Vedere per credere: basta andare in largo Gelsomini. E a breve sarà così anche in piazza Udine, in via Sulmona ed in via Marco d'Agrate.
«Tra gli obiettivi prioritari del Comune previsti dal Piano generale di Sviluppo 2006-2011 - ricorda l'assessore- quello di rendere Milano una città sicura che punta al raggiungimento del benessere psicofisico per ogni cittadino con particolare attenzione alla prevenzione.

In questo modo i milanesi allergici potranno via via riappropriarsi di quegli spazi dai quali sinora sono stati costretti a tenersi a debita distanza».

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