Milano-New York, in viaggio sull’aereo salotto

Prima di partire un call center sceglie anche il tavolo del ristorante

Giuseppe De Bellis

da Milano

Ecco: una delle cose più scomode è trovarsi su un volo intercontinentale strapieno, di essere trattati male, di finire in overbooking anche con un posto in business. Succede. Succede anche che il volo parta in orari scomodi, che dall’Italia all’altra parte del mondo ci siano otto ore di fuso orario e allora il jet-lag si brucia una giornata intera: sbadigli, mal di testa, spossatezza. Succede anche che si parta in ritardo, che uno ha fatto programmi e saltano per colpe non sue. Capita tutto, in viaggio. E capita a tutti. Anche a chi può spendere quello che vuole, perché coincide sempre con quello che può.
Poi ci saranno pochi eletti, ma non pochissimi, ai quali non capiterà. Perché loro viaggeranno su un aereo salotto, viaggeranno in business class, viaggeranno coccolati: serviti, riveriti, felici e contenti. Viaggeranno su un volo privato, perché sono soci di un club, il MiMa (che sta per Milano-Manhattan). Viaggeranno da Milano Linate a New York Jfk dall’8 maggio perché la loro associazione mette a disposizione un aereo di Eurofly, un Airbus Corporate A319 da quarantotto posti e basta, anche se in condizioni normali quello sarebbe un aereo da più di cento posti, ma qui siamo in un condizioni di lusso: ci si può stendere completamente per dormire.
Si comincia lunedì prossimo, 8 appunto. L’appuntamento per i soci è al terminal Ata di Linate. Si partirà nel pomeriggio, orientativamente intorno alle 17, ma in futuro le cose potrebbero cambiare: dipende solo dalle esigenze dei soci del MiMa. Il volo è privato, quindi si parte quando è più comodo. Per usufruire di questo servizio, allora, bisogna prima rivolgersi all’associazione e aspettare che si sia accettati. Lo spiegano al Club, per voce del presidente, Marco Gualtieri che prima ha inventato ticketone.it, poi è diventato numero uno di questo club inventato da alcuni suoi amici: «Milano Manhattan, o se preferite MiMa, è il Club esclusivo di chi vive e lavora tra Milano e New York. È stato creato per promuovere gli scambi commerciali e culturali tra queste due vibranti metropoli. Se ci pensate sono molto simili: unite dalla moda, dalla finanza, dal dinamismo. I rapporti sono frequenti e importanti. C’è moltissima gente che da Milano deve andare spesso a New York per lavoro e viceversa. Noi ci rivolgiamo a loro, offriamo servizi e adesso la possibilità di viaggiare con un volo privato».
Non ci vogliono soldi per entrare in MiMa. Almeno fino al 30 settembre: «Successivamente chiederemo un contributo ai soci». Oggi bisogna collegarsi al sito del club e chiedere l’iscrizione. Poi il consiglio direttivo deciderà a sua discrezione se la domanda sarà accettata o no. Per sfruttare il volo, invece, i soldi ci vogliono. «Per un viaggio una tantum il contribuito chiesto ai soci è di 3.400 euro, che diventano decisamente di meno se si vola spesso. Le aziende, per esempio». Perché soci di Milano-Manhattan possono essere anche le imprese che sfruttano i servizi dell’associazione per i loro dipendenti. Ok, ma tremila e quattrocento euro non sono comunque pochi. Dipende da come si viene trattati. E sull’Airbus il servizio sarà come si deve: possibilità di scelta entro 48 ore tra una lista di cinque menù esclusivi, oltre «ai pasti speciali internazionali» sempre disponibili a richiesta. Poi si pasteggia col Campari, perché MiMa ha stretto un accordo con la Campari e sull’aereo ci saranno cocktail speciali creati apposta per il club. Anche il check-in è agevolato: solo 40 minuti prima del decollo previsto. Che è un altro punto: la partenza è prevista nel tardo pomeriggio. Questo permette di sfruttare appieno la giornata di lavoro e arrivare a New York in serata, minimizzando il jet lag. Il volo notturno, in partenza dal JFK, Terminal 4 di New York, consente di arrivare a Milano nel primo pomeriggio. Il servizio di fast track per i passeggeri assicura una corsia preferenziale per check–in e controlli di sicurezza. Poi i resto: il call center MiMa che prenota di tutto e di più, dalla camera d’albergo al tavolo del ristorante, ai biglietti per uno spettacolo.

Oppure di più: «Be’ per esempio la limousine con cui si può raggiungere l’hotel, oppure un elicottero. Si scende dall’aereo, si prendono i bagagli e si sale in elicottero. Per evitare il traffico di New York. E di Milano».

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