«Milano olimpica, un patto per lanciare la candidatura»

L’assessore allo Sport sta compilando il questionario Coni

«Milano olimpica, un patto per lanciare la candidatura»

Claudio De Carli

Non sarà mai l’assessore allo sport a decidere il percorso olimpico della città. Non ne ha i mezzi economici e neppure l’autorità, al massimo può andare a Roma a ritirare la valigia che contiene il questionario del Coni sull’ipotesi di candidatura avanzata dal sindaco.
Assessore Brandirali, adesso cosa succede?
«Succede che il questionario lo dovrò compilare io ma in fondo le domande che ci pone il Coni per valutare la nostra candidatura non sono prioritarie rispetto alla volontà della città. Siamo noi a doverci chiedere: esistono le forze economiche e politiche per proporre una candidatura olimpica?».
Si è risposto?
«Non sono io a doverlo fare. Il privato e i cittadini devono muoversi verso il sindaco e il sindaco deve muoversi verso di loro».
Ma che idea si è fatta?
«Vorrei vedere un gruppo di dieci personalità riunite a un tavolo che valutino gli aspetti della candidatura, negativi e positivi».
Chi?
«Dieci nomi che solo a pronunciarli diano garanzia di serietà. Nomi decisivi, istituzioni, gruppi economici, dico Albertini, Formigoni, Penati, Cinquanta, Tronchetti Provera, Massimo Moratti e Letizia Moratti, Confalonieri, Armani, Galliani, cito senza classifiche di merito, e anche Berlusconi naturalmente. Con questi nomi la candidatura di Milano andrebbe in discesa».
I tempi quali sono?
«Entro il 22 dicembre bisogna restituire al Coni il questionario. Prima di questa data bisogna aver chiara la volontà di Milano».
Il questionario cosa chiede?
«Intanto le sedi sportive esistenti, previste e supplementari».
Be’, qui ci si mette un attimo...
«La situazione si conosce ma qui siamo anche a Milano, non credo ci voglia molto a ribaltare lo stato degli impianti se ci fosse la reale volontà di farlo».
Altre cose importanti?
«Il Coni vuole conoscere la situazione alloggi, trasporti e infrastrutture. Sono richieste molto dettagliate, ci chiedono anche di precisare la situazione climatica degli ultimi dieci anni nel periodo in cui si svolgono i Giochi».
Facciamo finta che tutto funzioni, poi cosa succede?
«A gennaio il Coni darà la sua preferenza e nel luglio 2007 la comunicherà al Cio. Nel gennaio 2008 è il Cio a inviare un questionario a ognuna delle potenziali sedi. Nel maggio 2008 ufficializzazione delle città in corsa per il 2016 che dovranno presentare il dossier definitivo entro novembre 2008.

A Primavera 2009 visita del Cio alle città candidate, a luglio la scelta della sede».
Lei sta già compilando?
«Non è una questione di bella calligrafia. La prima richiesta del Coni è: motivazione, concetto e opinione pubblica».

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