Milano paralizzata dalla super nevicata (e dai menefreghisti)

Giornata catastrofica per il traffico. La nevicata straordinaria ha paralizzato Milano e dintorni. Autobus fermi, macchine bloccate nel traffico, treni soppressi o in pesantissimo ritardo, tangenziali in tilt, code in autostrada, aeroporti di Linate e Malpensa in grave affanno, record di interventi del 118. Alla fine la decisione di chiudere le scuole: vacanze anticipate di un giorno. L’unica salvezza è arrivata dalla metropolitana. Nonostante le forti code, circolavano otto treni supplementari, in grado di trasportare diecimila passeggeri in più ogni ora.
L’allarme della Protezione civile era stato lanciato in anticipo, insieme alla richiesta ai cittadini di lasciare a casa le auto, rimasta però inascoltata. Il piano antineve voluto dal Comune ha numeri imponenti: mille spalatori, ottocento vigili, trecento mezzi spargisale, duecentodieci mezzi con lame. Ma il maxi ingorgo ha ritardato gli interventi. Si lamenta dell’indisciplina dei cittadini il vicesindaco, Riccardo De Corato: «Non siamo stati ascoltati ed ecco il disastro in atto: tutti in macchina bloccati. Chi ha preso la macchina non potrà dire che il Comune non aveva avvertito». Il vicesindaco rinnova l’appello per oggi: «Non venite in auto a Milano».
Odissea per i pendolari lombardi, a causa di un centinaio di treni cancellati. La rete regionale è la più colpita, perché è stato soppresso il 6 per cento delle corse totali. Alla stazione Centrale i disagi sono partiti già dal mattino, con porte e scambi bloccati dal gelo.
Anche le strade si sono trasformate in trappole. Molte le cadute, le contusioni, qualche frattura ma senza alcun ferito grave. Centinaia le chiamate per i vigili del fuoco, con richieste di intervento per ghiaccio nelle tubature o alberi carichi di neve.


Alla fine della giornata, su richiesta del Comune, il prefetto Gianvalerio Lombardi ha chiesto l’intervento di «un congruo contingente di militari delle forze armate». L’obiettivo - spiega il prefetto - è «ridurre al minimo i disagi ai cittadini che potrebbero altrimenti aggravarsi nelle prossime ore».

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