A Milano la ripresa va di Moda (e sale in metrò)

Le collezioni autunno-inverno conquistano piazze e musei, ma anche i vagoni della linea rossa che saranno affittati a uno stilista emergente. Il sindaco: "La nostra città deve molto al fashion: nel settore nasce un’azienda ogni giorno". Dal Pirellone alla Galleria, 5 giorni eventi all'insegna dello stile

Per la prima volta al mondo la moda sfilerà anche su un treno del metropolitana. Il 26 febbraio le modelle saliranno sulle carrozze del «Meneghino», il nuovo treno della linea rossa verrà «affittato» ad un giovane stilista emergente. Prima novità di «Milano Moda donna 2011» che dal 23 febbraio al primo marzo conquisterà anche piazza Duomo. A fianco del Museo del Novecento verrà allestito un tendone trasparente da mille posti dove hanno già scelto di presentare le collezioni autunno/inverno almeno una decina di brand - da Costume National a Ermanno Scervino e Jo No Fui - e Palazzo Marino e Camera della moda portano così avanti la filosofia di rendere la moda più democratica e aperta alla città. E Milano «deve molto alla moda - come ha sottolineato ieri il sindaco Letizia Moratti -. Le aziende di fashion e design generano il 22% del fatturato dell’industria italiana dello stile, per oltre 13 miliardi di euro. L’anno scorso sono nate 342 aziende del settore, in pratica una al giorno, e tra Milano e provincia sono diventate quasi 15mila, circa il 4,7% del totale nazionale». Un comparto che fattura 8 miliardi l’anno e offre lavoro a circa 45mila addetti, nel 44% dei casi si tratta di stranieri, il 40,8 per cento è donna. Il presidente della Camera della moda Mario Boselli conferma che il settore del fashion è in ripresa, nel 2010 è cresciuto del 6,5% in Italia e le previsioni per il 2011 sono di un ulteriore sviluppo dell’8% «entro fine anno potremmo recuperare quasi integralmente la caduta che si è aperta nel 2008-2009». E Milano fa da apripista, anche se Boselli ringrazia «il Comune e la Camera di commercio che hanno fatto la propria parte per sostenerci» ma constata «con rammarico che nessun’altra istituzione locale nè centrale si preoccupa di sostenere un settore così importante». Una stilettata a Provincia, Regione, governo. Ma dal Pirellone il consulente del presidente per la moda, Fabio Saldini, ribatte: «Se per Boselli la moda si esaurisce nel semplice momento della sfilata, si sbaglia di grosso. Compito della Regione non é solo concedere spazi, ma creare condizioni per il rilancio nel lungo periodo e sta lavorando in sinergia proprio con la Camera sui progetti di rilancio».
Anche il quartier generale sarà tra Palazzo Giureconsulti, Clerici e Circolo Filologico, con piazza Duomo fanno quattro location a non più di 300 metri l’una dall’altra. Anche se i big, da Armani a Versace - sono 74 le passerelle in calendario - sfileranno in casa. Roberto Cavalli ha scelto invece l’Arco della Pace, Ferragamo la Borsa. Due maxischermi saranno allestiti in San Babila e Cordusio.

A disposizione dei buyers e degli oltre 2mila giornalisti accreditati da 37 Paesi, anticipa l’assessore alla Moda Giovanni Terzi, navette e abbonamenti gratis al bike sharing. Se dovessero continuare i blocchi del traffico «contiamo come l’anno scorso nelle deroghe» ammette Boselli. «Ci sarà modo di discutere» prende tempo il sindaco.

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