Milano prepara le barricate dopo l«inciucione» pre-elettorale firmato venerdì nella sede romana dellUlivo tra il candidato premier Romano Prodi e il sindaco Walter Veltroni. Il «Protocollo per Roma», ovvero «soldi e poteri speciali» che il «sinistro» professore sè impegnato a garantire alla Capitale in caso di vittoria alle elezioni «nei primi cento giorni» di governo. «Un insulto a Milano e una logica degna del peggior centralismo», aveva immediatamente tuonato Letizia Moratti, candidato sindaco del centrodestra, finora mai così infuriata. Ieri lappoggio di Gabriele Albertini. «Roma fa un patto con Prodi? Significa - replica il sindaco - che il centrodestra dovrà vincere le elezioni. E magari prima, noi di Milano, stringere un patto Moratti-Berlusconi».
Pronto ad appoggiare la campagna anche il suo vice, Riccardo De Corato. «Non ci lamentiamo che Roma abbia dei soldi - commenta -, ci lamentiamo che Milano riceva meno di quanto meriterebbe. Da qui passa il Pil più alto del Paese, magari ogni tanto vorremmo veder tornare qualcosa indietro».
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