
Il fascino del flamenco, danza tradizionale spagnola nata nell'Andalusia, «figlia» di città come Granada e Siviglia, e non solo. Torna a Milano il festival dedicato a questa arte: giunto alla sua 18esima edizione, «Milano Flamenco Festival» ancora sul palco del Piccolo Teatro Strehler da oggi a venerdì. Diverse le attività complementari sociali, inclusive e divulgative in diversi spazi cittadini. Ma partiamo dal principio.
«Sin Límites» è il filo conduttore di questa nuova edizione, che, in linea con la sua missione, offre una selezione accurata di proposte. Tre compagnie di danza presenteranno i loro spettacoli in prima nazionale (in teatro sempre alle ore 20,30), sfidando la scena e le proprie capacità creative e fisiche per un'esperienza di grande impatto visivo ed emotivo. Fin dalla sua nascita, il festival è stato un punto di riferimento nella scena flamenca internazionale, ospitando più di 65 compagnie e riunendo sia icone mondiali sia artisti emergenti e d'avanguardia. In questa nuova edizione, «Milano Flamenco Festival» riafferma la sua missione di espandere gli orizzonti dell'arte flamenco, sostenendo la tradizione e aprendo la strada a nuove forme di espressione ed esplorazione senza limiti. Ma vediamo artisti, titoli e date.
Oggi, ecco in scena, la Compagnia Rafaela Carrasco (Premio Nazionale di Danza 2023), con «Nocturna»: architettura dell'insonnia - prima nazionale di uno spettacolo ipnotico in cui danza, flamenco e coreografia raggiungono vette inaspettate in uno spazio sonoro non convenzionale. Un'esplorazione danzata, musicale e poetica intorno ai grandi temi e contraddizioni della «Notte», visti dalla lucidità e allucinazione di chi resta sveglio. In scena, 7 ballerine di flamenco e danza spagnola, in uno spazio sonoro ispirato alle «Variazioni Goldberg» di Bach. Il 18 giugno: Juan Tomás de la Molìa & Co. (premio Artista Rivelazione del Festival di Jerez 2024). In scena «Vertebrado» in prima nazionale, diretto da Manuel Linan; questo spettacolo è un'esplorazione di uno degli stili più significativi del flamenco, ovvero la Bulería, l'anima essenziale e la colonna vertebrale degli artisti andalusi, in particolare di Jerez de la Frontera. Un manifesto della gioia di ballare, dove improvvisazione, allegria e condivisione con il pubblico prendono vita. Infine, venerdì, c'è la Compagnia Eduardo Guerrero (Premio Lorca Miglior Ballerino 2022, Premio Cultura della Cittá di Madrid - Danza 2024): anche in questo caso una prima, si tratta di «Debajo de Los Pies». Spettacolo che segna una nuova e profonda fase del lavoro di questo carismatico artista. Viaggio nel suo universo personale, che si espande fino a diventare una narrazione. In scena ci saranno due ballerini e quattro musicisti, in uno spazio sonoro che trasmette tutta la forza del flamenco. Di più.
Accanto agli spettacoli, ci sono le attività complementari legate al grande schermo: in collaborazione con Anteo/Palazzo del Cinema: «Flamenco Inclusivo». L'iniziativa nasce dalla volontà di offrire uno sguardo più profondo sul mondo del flamenco, anche con le storie (info festival: www.puntoflamenco.it).