da Milano
Rimasta incinta pensa prima ad abortire, poi, consigliata dal cugino, a capitalizzare lincidente di percorso vendendo i neonato. Ma dopo cinque mesi la polizia arresta quattro romeni di etnia di rom: la madre naturale, lintermediario e gli acquirenti, marito e moglie. Loperazione nasce da una precedente inchiesta che a dicembre aveva portato in galera una ventina di rom e rivelato una vicenda alla Oliver Twist. Gli zingari infatti compravano minorenni in Romania e li portavano in Italia per farli mendicare o rubare. Nel corso dellinchiesta però emerse anche la trattativa in corso per vendere un neonato. Iniziarono dunque gli accertamenti e alla fine Francesco Messina, dirigente della mobile, e Alessandra Simone, responsabile del settore «fasce deboli», riuscirono a venire a capo della vicenda. Dunque Narcisa Nicolae, 20 anni, vive in un campo alla periferia di Milano e si prostituisce «assistita» dal cugino Leonard detto Darius, di 25 anni. Lo scorso anno scopre di essere incinta e Darius le suggerisce di vendere il bambino ai coniugi Lucan. I due, Mariana, 37 anni, mendicante, e Ion, cinque anni più giovane, operaio in un forno inceneritore, sono infatti senza figli. Il 9 dicembre Narcisa partorisce allospedale Niguarda e cede il bimbo alla coppia. Sempre braccati dai poliziotti però che solo nelle scorse settimane riescono a dare un nome a tutti.
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