Cronaca locale

Milano, vigile ferma un Suv dopo aver ferito un nomade Poi l'autista uccide il ghisa

In Bovisa un camper di nomadi intralcia la manovra delle auto in transito. Nel passare a bassa velocità un Suv ferisce un nomade. Il vigile cerca di fermare l'autista che lo investe e lo uccide trascinandolo per 200 metri. Guarda le foto

Milano, vigile ferma un Suv dopo aver ferito un nomade Poi l'autista uccide il ghisa

Tragedia a Milano, in zona Comasina. Un vigile urbano, Niccolò Savarino, è stato investito e ucciso da un Suv dopo aver tentato di fermarne l'autista che aveva ferito un anziano nomade. Sul posto è intervenuto immediatamente il personale del 118 che ha provato a rianimare il vigile di 42 anni e lo ha portato d'urgenza al Niguarda dove è morto. Mentre in ospedale giungono in lacrime la fidanzata ed il fratello del vigile ucciso, i colleghi del ghisa danno la caccia all’auto assassina.

Nel parcheggio della Bovisa un camper di nomadi sporgeva in modo tale da creare intralcio al passaggio delle macchine che facevano fare manovra. I due vigili di quartiere hanno detto a un anziano zingaro, che si trovava fuori dal camper, di spostare il mezzo e permettere alle altre auto di passare. Il Suv nero, un Bmw X5, è passato ugualmente a bassa velocità, nonostante gli spazi ristretti, e ha investito il nomade passandogli su un piede. I due vigili in bicicletta hanno inseguito l'autista: Savarino è riuscito a precedere il Suv al varco d’uscita del parcheggio e gli si è parato davanti con la bicicletta per impedire che si dileguasse. A questo punto il conducente della Bmw X5 ha accelerato travolgendo il 43enne e trascinandolo per 200 metri lungo la strada finché il corpo non è caduto sull’asfalto. La bicicletta invece è rimasta attaccata all’auto per altre centinaia di metri. (guarda le fotografie). La polizia scientifica ha già proceduto a fare i rilievi per omicidio volontario, reato dell’inchiesta che il pm di Milano Mauro Clerici aprirà nelle prossime ore. Proseguono anche le indagini della polizia locale impegnata in controlli continui a partire dai numeri parziali di targa che sarebbero stati visti da testimoni - un primo controllo incrociando modello e possibile targa avrebbe dato esito negativo - ma non si esclude che l’auto fosse addirittura priva di una o entrambe le targhe. Gli inquirenti stanno comunque anche acquisendo i filmati di telecamere presenti nella zona.

Adesso è in corso una vera e propria caccia all’uomo che vede mobilitate tutte le forze di polizia in tutta la provincia di Milano. Secondo i testimoni, sarebbero state due le persone a bordo del Suv. Uno dei superiori di Savarino parla di lui come "un ragazzo d’oro, un ragazzo serio". "L’ho sentito oggi pomeriggio - ha aggiunto il superiore - prima che andasse a fare servizio nelle scuole". Savarino era in servizio da una decina d’anni, ultimamente come vigile di quartiere della Bovisasca in coppia con un collega.

Abitava con la compagna a Milano, dove vivono anche i fratelli, mentre i genitori stanno in Sicilia.

Commenti