In 2 mesi 30 giorni di pioggia e ora i cantieri restano aperti

In via Ripamonti lavori rinviati, in Duomo è corsa contro il tempo L'assessore Rozza: «Faremo di tutto per evitare disagi ai milanesi»

Dopo il danno la beffa. Oltre a non aver potuto fare delle vacanze come Dio comanda, al loro rientro i milanesi si ritroveranno la città ancora sotto sopra per i lavori di asfaltatura, destinati a protrarsi anche in settembre e ottobre. «Ma una volta tanto credo sia difficile trovare delle responsabilità del Comune - replica l'assessore ai Lavori Pubblici Maria Carmela Rozza -. Guardi un po' qui il bilancio di questi due mesi: su 43 giornate lavorative, 23 sono state bloccate dalla pioggia. Lo dice il meteo non la Giunta». Anche se poi l'assessore ammette: alla fine i disagi ci saranno, ma molto ridotti assicura.

L'estate più piovosa a memoria d'uomo, 30 giorni di pioggia negli ultimi due mesi, ha scombussolato i piani alla Giunta, che per luglio e agosto, complice le vacanze, aveva programmato interventi di asfaltatura e ripavimentazione in una serie di via e piazze a partire dal centralissimo sagrato del Duomo. Ma il bilancio dei giorni di pioggia in questi ultime settimane è stato impietoso. In luglio ha piovuto 14 giorni su 23 lavorativi, esclusi dunque fine settimana e festivi, mentre in agosto è andata un po' meglio: su 9 su 20. In totale dunque le imprese hanno avuto a disposizione meno della metà dei giorni previsti, realizzando di conseguenza la metà delle opere in programma.

Ecco infatti lo stato dell'arte: completata l'asfaltatura in corso Colombo, Porta Vittoria, via Scrivia, Poggibonsi, Sant'Apollinare, Castiglioni, Assunta, Verro e Aviazione. Rimangono in corso gli interventi in Duomo, dove è in particolare prevista la manutenzione delle lastre di marmo, e in via Montenapoleone, Maina, De Martino, San Dionigi, Cherasco e Ludovico il Moro dove ci sono da rifare asfalto o marciapiedi. Mentre devono essere addirittura riprogrammati quelli in via Ripamonti. I ritardi non dovrebbero provocare problemi con le ditte appaltatrici o peggio un aumento delle spese: i contratti infatti prevedono che le imprese rimangono a disposizione per un anno, lavorando ovviamente quando possono. Se piove, non è colpa del Comune. Ne ci saranno sovrapposizioni con altre opere programmate da Metropolitane milanesi, A2A o altre aziende di servizi, del resto comunicate con largo anticipo alla Giunta.

Rimane però il disagio che la città dovrà sopportare per la prosecuzione dei lavori in settembre e ottobre, quando ormai tutti i milanesi saranno rientrati dalle ferie. ««Non sarà proprio un disastro - assicura l'assessore Rozza -. Molte opere verranno infatti effettuate di notte: si apre il cantiere alle sera, si lavora tutta la notte e all'alba è tutto finito e la strada sgombera. Nessun problema poi per l'abbassarsi della temperatura, ora sul mercato sono arrivati prodotti estremamente innovativi che consentono la posa “a freddo”, mentre i normali asfalti dovevano essere stesi a 130 gradi.

Li abbiano già utilizzati in via Porpora e in Porta Vittoria con ottimi risultati. Certo se avessimo potuto finire i lavori per agosto sarebbe stato indubbiamente meglio, ma tutto sommato credo che la città dovrà sopportare disagi molto contenuti».

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica