Cronaca locale

In 21mila ai musei gratis Assalto di turisti a Brera e code a Palazzo Reale

Le mostre di Rubens, Escher e Hokusai fanno il pieno. In fila pure per entrare all'Acquario

Sarà stato il tempo che non ha certo invogliato a proposte alternative. Sarà stato il ponte dei Santi ormai alle spalle e quelli natalizi ancora lontani. Sarà stata la promozione gratuita come ogni prima domenica del mese. Sarà che la cultura tira. E attira. Sarà che prezzi più popolari o addirittura la gratuità invita agli appuntamenti di rilievo, ma ieri - giornata di tempo uggioso e umido - la gente ha dato letteralmente l'assalto ai musei, ad ingresso libero per l'iniziativa ministeriale di ogni prima domenica del mese. In serata, all'orario di chiusura, sono stati 20.600 gli ingressi nelle sale civiche cittadine ai quali si sono aggiunti coloro che hanno scelto Hokusai, Rubens o Escher per il proprio pomeriggio culturale.

Fin dal mattino, nonostante la fitta pioggia, milanesi e turisti si sono assiepati in lunghe code fuori dall'ingresso delle principali esposizioni permanenti. La più gettonata è stata la Pinacoteca di Brera, seguita dalla Galleria d'arte moderna, l'Acquario e il Museo di Storia naturale. Lo scalone del palazzo che ospita la raccolta d'arte più importante della città era interamente occupato dal pubblico che arrivava fin sulla strada. Marciapiede completamente intasato ai giardini Montanelli dove i cultori della scienza si sono dati convegno. In tutta la giornata ben 3.800.

Tra le iniziative in programma, risalto massiccio per la mostra «Terremoti», sfortunatamente di grande attualità, allestita proprio nelle sale di fianco al Planetario, dove fu inventata la famosa «scala Mercalli», tristemente nota per misurare l'entità di un sisma e messa a punto dallo scienziato milanese che qui lavorò e studiò. Prese d'assalto dai visitatori, che si sono messi in fila ordinatamente e pazienti sotto l'ombrello, anche la vasche dell'Acquario, poco distante che ha fatto registrare gli stessi numeri. Forse i visitatori hanno colto l'occasione per entrane in uno dopo essere usciti dall'altro. Fitta affluenza anche in piazza Duomo. Sabato mattina un serpentone interminabile attraversava l'intera piazza, formato dai turisti che si accingevano a entrare in cattedrale. Ieri lunghe code si sono formate davanti a Palazzo Reale dove sono in programma mostre particolarmente gradite.

Hokusai, Escher e «Rubens e la nascita del Barocco» sono stati letteralmente presi d'assalto.

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