Abbattute 500 piante per i lavori del metrò 4 «Pisapia desertifica la città e nemmeno lo dice»

Grazie alle proteste in difesa degli alberi è salito sulla poltrona di sindaco, ma proprio a causa loro Giuliano Pisapia ora è nel mirino sia del centrodestra che del centrosinistra. E secondo Adriano Celentano dovrebbe dimettersi. Si stanno tagliando troppi alberi: nei primi sette mesi dell'anno, stando ai documenti comunali, quelli registrati sono 586.

Ormai è sepolta sotto montagne di polvere la promessa di 90mila alberi per riavere Abbado come direttore della Scala, anzi il passaggio è stato all'opposto: nelle prossime settimane continuerà la strage di piante, 500 entro agosto solo per la costruzione della metropolitana 4. Un attivismo che ha smosso il «molleggiato»: «Da stanotte alle quattro è iniziato lo sciagurato abbattimento di 573 alberi per la maggior parte secolari – ha scritto Adriano Celentano sul suo blog rivolgendosi a Pisapia - qualcuno ti deve aver tradito, raggirato, facendoti cadere in un vortice di menzogne che, essendo malauguratamente politiche, sono proprio le più pericolose. Ma tu puoi risalire e fermare la mano assassina. Puoi annunciare le tue dimissioni e ricandidarti ad essere il prossimo sindaco”.

E per replicare alla foga boscaiola dell'amministrazione comunale ieri mattina è partita la campagna «Green Guerrilla: Pisapia taglia gli alberi, noi li ripiantiamo», promossa dal coordinatore del movimento civico NoixMilano, Nicolò Mardegan, insieme a Igor Iezzi e Massimiliano Bastioni della Lega Nord e a Rita Cosenza di Destra civica. «La giunta non è stata capace di tutelare il verde esistente né tanto meno di realizzarne di nuovo come dimostra la cifra impegnata a bilancio: zero euro – spiega Mardegan - pianteremo alberi in tutte le zone interessate dagli abbattimenti coinvolgendo i cittadini». «La notizia che negli ultimi quattro anni il verde sarebbe aumentato di 3 milioni di metri cubi è una menzogna – attacca Igor Iezzi - Si tratta di progetti deliberati dalla giunta Moratti come il Parco Adriano o il Parco Monluè e da quella di Albertini per Citylife».

E con la voglia di deforestare è cambiato anche il modo di

avvertire la cittadinanza, prima si fa e poi si avverte: «Il Comune sta desertificando Milano: non è assolutamente tollerabile – afferma Cosenza – che il Comune abbia trascurato la tutela del verde e dell'arredo urbano».

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