Abusivi ci provano Sequestrati cappelli, moka e piatti falsi

I tradizionali cappelli con la penna nera, medagliette, anche i piatti celebrativi della 92esima Adunata nazionale degli Alpini a Milano. Tutto rigorosamente falso. Il Nucleo anticontraffazione della polizia locale ha già sequestrato tra venerdì e ieri oltre 1.800 oggetti contraffatti con il logo del centenario. E i furbi non hanno decisamente agito sotto traccia visto che i luoghi clou per piazzare i ricordini della tre giorni sotto la Madonnina erano vicini al Castello Sforzesco e al Duomo, hanno provato a mescolarsi insomma alle rivendite ufficiali, ma non sono passati inosservati ai ghisa e ai baschi verdi della Guardia di finanza che si sono divisi in questi giorni le aree del centro per i controlli anti contraffazione. La polizia locale ha posto sotto sequestro venerdì pomeriggio vicino al Castello 1.500 pezzi di ceramica tra ciotole, piatti e altri oggetti da cucina col finto logo degli alpini. Un commerciante ambulante, un italiano di 45 anni denunciato per contraffazione, li aveva già suddivisi in quattro diversi carrelli per la vendita itinerante. Ieri invece in due diverse occasioni i ghisa hanno sequestrato oltre duecento medagliette in bronzo con l'effige degli alpini vendute da due abusivi in centro, anche loro sono stati denunciati per contraffazione. Durante un altro controllo, questa volta su una bancarella abusiva in via Dante, sono state sequestrate decine di cappelli e persino una «moka degli alpini», una caffettiera «celebrativa».

Anna Scavuzzo, vicesindaco e assessore alla Sicurezza, raccomanda ai cittadini di comprare souvenir dell'Adunata degli alpini «solo nei punti vendita ufficiali e autorizzati, 4 presenti lungo l'asse che va dal Castello Sforzesco al Duomo». In vigore anche oggi lungo il corteo e entro 300 metri di distanza l'ordinanza che vieta la somministrazione di bevande in bottiglie di vetro e lattine.

ChiCa

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