Abusivi e sciacalli in azione in questi giorni, che sfruttano la paura dei cittadini. Da un lato aumentando in maniera spropositata i prezzi di gel igienizzanti e di presidi sanitari, dall'altro vendendo abusivamente e senza alcun rispetto delle norme igieniche essenziali le mascherine nei mezzanini delle metropolitane e nei mercati.
Solo nella giornata di ieri, infatti, gli agenti della Guardia di Finanza hanno sequestrato centinaia di mascherine protettive, mentre verifiche sono in corso su spray igienizzanti venduti in un mercato rionale. Da giorni le Fiamme Gialle sono impegnate nel contrasto a possibili fenomeni di aumento ingiustificato dei prezzi o altre condotte illecite legate all'emergenza sanitaria per la diffusione del coronavirus e al panico conseguente che si è scatenato tra la popolazione. «Assaltate» farmacie e negozi di articoli sanitari, che ormai hanno esaurito qualsiasi scorta, i milanesi in preda alla psicosi si «accontentano» di acquistare quello che trovano in giro.
In particolare, i finanzieri in tre distinti interventi, alla Stazione Centrale, alla stazione di Lambrate e alla stazione della metropolitana verde di Gioia, hanno sorpreso altrettanti venditori, «di cui due abusivi, tutti extracomunitari, che cedevano ai passanti mascherine protettive prive del marchio Ce. I beni sono stati sequestrati e i venditori sono stati sanzionati», si legge nella nota.
Durante un controllo effettuato in un mercato rionale, invece, è stato «pizzicato» un ambulante che aveva esposto centinaia di flaconi di spray igienizzante, in vendita a un prezzo elevato, su cui sono in corso ulteriori accertamenti per verificarne il valore e la provenienza, anche con riguardo alla sicurezza del prodotto. È stato multato anche perché si avvaleva dell'aiuto di un collaboratore in nero.
Nella giornata sono state complessivamente 745 le mascherine sequestrate e 4 gli ordini di allontanamento emessi dai Nuclei Tutela Trasporto Pubblico e Antiabusivismo della Polizia intervenuti per contrastare la vendita abusiva di presidi sanitari non conformi. Nel pomeriggio sono stati sequestrati altri 35 pezzi nella stazione metropolitana di Cadorna, oltre 410 pezzi in piazza Argentina, in aggiunta alle 300 mascherine «scoperte» nella prima parte della giornata tra le stazioni di Porta Genova, Romolo e Loreto. I presidi sanitari venivano venduti ad un prezzo di 4/5 euro l'una e agli indagati sono state comminate sanzioni per un totale di 15mila euro.
Il caso di sciacallaggio più inquietante è avvenuto lunedì nei comi dell'hinterland: a Zibido San Giacomo, Solaro, San Donato finti volontari della Croce
Rossa o dei dipendenti dell'Ats hanno cercato di intrufolarsi nelle case degli anziani per derubarli fingendosi inviati per eseguire i tamponi. Immediata l'allerta lanciata dai comuni, dagli enti e dalla Regione Lombardia.
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