Ogni sera sul palco della Scala il macchinista Enzo Mantovani alzava e abbassava un pesantissimo sipario fatto di amianto. Morì di cancro nel duemila. Sul suo caso e su quello di altri sei decessi per tumore, la procura di Milano ha avviato un'indagine per accertare eventuali responsabilità. Si tratta di casi di operai che lavorarono alla Scala tra gli anni Settanta e Ottanta. Gli accertamenti riguardano anche altri tre lavoratori che sono gravemente ammalati sempre a causa dell'esposizione alla sostanza cancerogena. Gli operai lavorano per aziende impegnate nella manutenzione e la coibentazione delle strutture del teatro. I decessi sono avvenuti negli ultimi dieci anni, a partire dal 2002. Il titolare del fascicolo di indagine è il pm Ascione che sta svolgendo il ruolo della pubblica accusa anche nel processo in cui sono imputati undici ex dirigenti della Pirelli per le morti, sempre da esposizione da amianto, in due stabilimenti di Milano.
L'indagine sulla Scala per i reati di omicidio e lesioni colpose è, per il momento, a carico di ignoti e punta a stabilire eventuali responsabilità a carico di chi doveva vigilare sulla sicurezza dei lavoratori nel teatro. Gli operai morti e ammalati si occupavano, in particolare, delle strutture anti-incendio e di quelle di isolamento termico. Quanto al processo che vede imputati undici ex membri del cda di Pirelli, il pm Maurizio Ascione si prepara ad allargare il campo delle accuse contestando, sempre alle stesse persone, altri 26 casi di operai deceduti a causa di mesotelioma pleurico, carcinoma polmonare o tumore alla vescica, dovuti all'esposizione ad amianto o ad altre sostanze letali. La contestazione suppletiva rispetto alla ventina di casi già al centro del processo verrà formalizzata alla ripresa del processo dopo la pausa autunnale, nell'udienza del 21 settembre.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.