Accordo tra Comune e Ordine della Lombardia per ogni istituto dalle elementari alle superiori

Accordo tra Comune e Ordine della Lombardia per ogni istituto dalle elementari alle superiori

Uno psicologo per ogni scuola. Uno specialista che possa affiancare gli insegnanti dalle elementari alle superiori, possa conoscere i ragazzi e intervenire al momento giusto per trattare temi come il bullismo, i disturbi alimentari ma anche quelli legati all’apprendimento come dislessia o disgrafia. Pare che succederà davvero. E succederà per la prima volta in Italia proprio nelle scuole milanesi.
Comune e Ordine degli psicologi della Lombardia hanno infatti steso un «protocollo di intesa» per promuovere la psicologia nelle scuole. Manca solo l’ultimo tassello burocratico per dare il via ufficiale all’intesa che vuole prevenire il disagio minorile. Oggi, come viene evidenziato anche dai professori, i ragazzi sono cambiati. E sono cambiate anche le relazioni tra gli stessi studenti. Molte volte per gli insegnanti, a partire proprio dai maestri delle elementari è difficile riuscire a gestire situazioni che in un batter d’occhio non solo sfuggono al controllo ma dilagano a macchia d’olio. Certi atteggiamenti se colti in tempo possono diventare una risorsa, se lasciati andare possono sfociare con la crescita in forme di prepotenza e via via di bullismo. Ecco perché Comune di Milano e Ordine degli psicologi hanno messo in campo questa iniziativa che vuole mettere sotto controllo la scuola milanese. Il protocollo è già stato steso e ha visto fianco a fianco l’assessore alle Politiche Sociali e ai Servi per la salute del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino e Mauro Grimoldi, presidente dell’Ordine degli psicologi della Lombardia. Manca solo la firma formale. Hanno infatti già «convenuto - come si legge nel protocollo di intesa - che sia nell’interesse dei cittadini e della scuola implementare e garantire negli istituti di ogni ordine e grado un’attività di ascolto e prevenzione delle forme precoci di disagio giovanile anche nella forma di intervento indiretto attraverso i gruppi classe, i genitori e i docenti».
I dati indicano l’anoressia-bulimia come la prima causa di morte tra i 12 e i 25 anni, gli incidenti come seconda e i cosiddetti «agiti autolesivi» la terza. Tant’è vero che il 15,8 per cento degli undicenni dichiara di bere abitualmente. Gli adolescenti in Italia sarebbero al terzo e quarto posto in Europa per consumo di cannabis e cocaina. Non solo. L’Italia è uno degli otto paesi - sui 27 della Unione Europea - a non avere lo psicologo a scuola. Gli altri sono Bulgaria, Cipro, Grecia, Lettonia, Lituania, Portogallo e Romania. Milano farà dunque da apripista promuovendo la stessa iniziativa a livello nazionale. Non solo. Gli psicologi a scuola saranno garanzia di professionalità nell’affrontare alcune problematiche ma su richiesta delle scuole gratuitamente potranno anche offrire a genitori e docenti incontri specifici sulle problematiche dell’età evolutiva e sui modi per affrontarle.

Saranno dunque figure di riferimento all’interno di ogni istituto per ascoltare i disagi dilaganti come appunto anoressia, uso di droghe, di alcol bullismo ma anche dislessia e correlati ma diventeranno anche un valido punto di partenza per le successive indicazioni terapeutiche.

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