Accordo con Majorino? Balzani offende e rischia

La vicesindaco critica il collega e gli chiede di ritirarsi E lui attacca Sala: «Trasparenza sui conti dell'Expo»

«Majorino? Ha tutta una vita di esperienza politica ma non mi risulta che abbia fatto altro, nessuna esperienza tecnica. Il suo libro? L'ho letto ma confesso che non mi ricordo più la trama». Il vicesindaco Francesca Balzani sarà imbattibile nel far quadrare i Bilanci («modestamente credo che nessuno possa competere con me, neanche Giuseppe Sala» ha ammesso senza modestia su Libero) ma quanto a diplomazia scarseggia. Difficile che l'ultimo tentativo di convincere l'assessore a fare un passo indietro e sostenerla con un ticket anti-Sala possa andare (almeno subito) a buon fine. La Balzani aveva chiesto al collega una risposta entro oggi. Si sono sentiti spesso, ieri si sono incrociati in consiglio e si vedranno alle 14 in giunta. Prima o poi arriveranno a un ultimo confronto. Certo alla vigilia aver definito l'assessore un incompetente a guidare la macchina comunale è stato un boomerang. «Confermo la mia ferma intenzione di non rinunciare alle primarie. Vado avanti come un trattore» ha replicato Majorino. «Balzani - si sfoga su Facebook - tra una battuta e l'altra sul mio ultimo libro sostiene che non sono tecnicamente preparato. Un tentativo particolare per spingermi alla convergenza. Mi rendo conto che qualche distanza tra me e lei esista e forse più di quel che immaginassi. Le primarie saranno l'occasione per confrontarcisulle idee». Del manager Expo, usando una metafora di Tony Blair, dice che «non è politicamente sexy» e avverte che tutti dovranno fare una campagna «senza usare cifre astronomiche e sarebbe quantomeno inelegante accettare fondi da aziende sponsor di Expo». Poi alla trasmissione KlausCondicio, l'affondo su Sala. «La trasparenza dei conti Expo finanziata con i soldi dei contribuenti è un atto dovuto. Lo pretendo e lo esigo da candidato alle primarie, da ipotetico sindaco di Milano nel 2016, da cittadino e da amministratore attuale».I bookmaker a sinistra scommettono che le chance di un accordo tra Balzani-Majorino si siano assottigliate, potrebbero candidarsi entrambi e magari trovare una sintesi prima del deposito delle firme (fissato il 12 gennaio), ma con una campagna partita a toni alti, tra un mese sarebbe ancora più difficile ricucire. Esponenti della sinistra dem ieri hanno sondato ancora Majorino. «Fossi stato Majorino - lo ha punto ieri il capogruppo Sel Mirko Mazzali - il primo confronto pubblico lo avrei fatto con la Balzani invece che con Sala». Il vendoliano Luca Gibillini e Daniele Nahum, vicino a Stefano Boeri che è già schierato con la vice, fanno circolare l'articolo dal titolo «Caro Majorino salva la sinistra e fai un accordo con la Balzani candidata». La stessa linea dei comitati civici, non del «movimento arancione» dell'assessore D'Alfonso: domani al Circolo De Amicis ha invitato nomi della società civile per ascoltare le idee di Sala.

Dopo aver trovato un buon feeling domenica con ben sei assessori di Pisapia (Tajani, Bisconti, Benelli, Granelli, Maran e D'Alfonso), oggi pomeriggio vedrà i dirigenti del Pd e sabato gli eletti a Milano e in Lombardia.

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