Accordo Provincia-Comune: scambio tra Sea e Serravalle

Accordo Provincia-Comune: scambio tra Sea e Serravalle

Il presidente della Provincia Guido Podestà l’aveva buttata lì: uno scambio tra Provincia e Comune delle quote che rispettivamente detengono i due enti in Sea (aeroporti) e in Serravalle (tangenziali e autostrade). «Non ho ancora parlato con la controparte» aveva messo le mani avanti Podestà. Ieri c’è stato l’incontro con Bruno Tabacci, assessore al Bilancio del Comune di Milano e l’idea è diventata qualcosa di più di una semplice ipotesi. «È una vecchia idea che già avevo ventilato lo scorso autunno e su cui non abbiamo mai abbandonato la speranza di arrivare a una conclusione», gli ha fatto eco Tabacci. Dunque, la strada è tracciata. Il Comune potrebbe così passare la sua quota di Serravalle alla Provincia e dal canto suo Palazzo Isimbardi trasferire la percentuale di Sea a Palazzo Marino. Uno scambio, insomma. Per rendere più semplice far quadrare i rispettivi problemi di bilancio. In questo modo il Comune poi potrebbe decidere autonomamente del futuro di Sea e la Provincia non sarebbe costretta a restare per un anno ferma a vedere se la quotazione in Borsa va oppure no. «Ci si sta avviando verso la soluzione più praticabile sia alla Provincia sia al Comune - ha spiegato Podestà -. Il Comune ha una maggioranza importante in Sea e noi una partecipazione del 15 per cento. Serravalle viceversa è controllata al 53 per cento da Asam (la finanziaria che controlla le partecipate della Provincia ndr) e il Comune ha un 18 per cento. È evidente che su questa ipotesi si può lavorare». Quello di ieri è stato solo un primo passo. Ma Provincia e Comune lo hanno percorso insieme. «Abbiamo confrontato le diverse possibilità con un obiettivo - ha commentato al termine dell’incontro Podestà -. Non deprezzare le partecipate del Comune in Serravalle e di Provincia in Sea mettendosi in concorrenza l’uno con l’altro». E ha aggiunto: «La cosa più sbagliata sarebbe stata non operare per la migliore valorizzazione di questi investimenti, nell’interesse proprio dei cittadini». Ora tutto ciò dovrà essere oggetto di un «accordo quadro», poi sarà necessario l’intervento dei certificatori che daranno la valutazione delle partecipate. Insomma, c’è tutta una parte più tecnica da verificare che prenderà il via già la settimana prossima. Poi la questione passerà sui tavoli dei due rispettivi consigli, provinciale e comunale. Per Podestà «c’è una razionalità nel non mettere in competizione gli investimenti fatti con i soldi dei cittadini milanesi e quelli fatti con i soldi dei cittadini milanesi e degli altri comuni della provincia». Così «non è assolutamente intelligente non essere d’accordo: tendiamo a una soluzione comune e quindi a valorizzare al meglio gli investimenti di entrambi. Ci concentriamo di più nell’ambito in cui abbiamo la maggioranza». Quanto alla differenza fra il valore delle quote di Sea della Provincia e il pacchetto del Comune in Serravalle «vediamo», ha risposto Tabacci.

«Bisognerà affidarsi a dei certificatori e a una società di revisione, penso che questa sia la strada maestra». In ogni caso «ci sarà uno che dovrà dare qualcosa all’altro per pareggiare il valore delle due società. Ma un passo per volta».

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