Adotta una guglia per restaurare il Duomo

Avete presente la guglia Carelli? Marco Carelli era un ricco mercante attivo tra Milano e Venezia. Nel 1393, quando le prime pietre erano state posate da pochi anni e la futura cattedrale era ancora per lo più nei progetti degli architetti e nei sogni dei milanesi, lui decise di devolvere larghissima parte del suo patrimonio alla costruzione del Duomo. E non fu una decisione da poco anche perchè senza di lui il grande cantiere da cui è nato uno dei principali edifici gotici del mondo non sarebbe diventato realtà. Non a caso il suo nome è rimasto legato a doppio filo con quello del Duomo: una guglia di Nord est si chiama proprio così, guglia Carelli.
Ecco, adesso la Veneranda Fabbrica del Duomo è alla ricerca di aspiranti emuli di Marco Carelli. I continui lavori di restauro sono impegnativi e costosi. Servono 25 milioni di euro solo per gli interventi più urgenti. Da qui l'idea per finanziarli cercando importanti benefattori, ricchi mecenati, imprenditori o anche imprese desiderosi di adottare una guglia e garantirne i preziosi e delicati restauri. Va detto subito che non è una cosa alla portata di tutti perché il donativo minimo è di centomila euro. Molto denaro in cambio di certa fama e riconoscenza diffusa.
I donatori potranno scegliere, insieme ai responsabili della Veneranda fabbrica del Duomo, una delle 129 guglie senza nome e far incidere il proprio per una durata minima garantita di cinquant'anni. A parte la guglia Carelli e la Guglia maggiore, quella della Madonnina, con i suoi quattro gugliotti, tutti i pinnacoli di marmo della cattedrale sono adottabili. A patto di averne il desiderio e le possibilità economiche, perché centomila euro non sono alla portata di ogni tasca.
La fabbrica del Duomo, istituita dal duca Gian Galeazzo Visconti nel 1387, si occupa di provvedere alla manutenzione e agli interventi di restauro grazie ai suoi cantieri e alle cave di Candoglia, dedicate in esclusiva a rimettere a nuovo e a lucido la cattedrale milanese. Bella e fragile, sempre bisognosa di ritocchi. È anche per finanziarli che la Veneranda fabbrica promuove attività culturali, a partire dai concerti sui tetti che animano le estati milanesi.
Le prime pietre del Duomo vengono poste nel 1386. Tra il 1450 e il 1520 la grande chiesa prende forma, ma per poter ammirare la statua in rame dorato della Madonnina, realizzata da Giuseppe Perego, bisogna aspettare il 1774. Le statue e le guglie vengono completate poco dopo. E dal 1900, ormai oltre un secolo fa, partono i restauri continui della quarta chiesa più grande del mondo. Prima di lei solo San Pietro in Vaticano, Saint Paul a Londra e la cattedrale di Siviglia.
Adottare una guglia consentirà ai grandi donatori di godere di particolare benefit. Il più immateriale è forse il più attraente. «Scolpisci il tuo nome nella storia» recita la campagna di raccolta fondi.

Ci sono conseguenze positive anche pratiche, come fare pubblicità alla propria azienda (o perché no, a se stessi) con i cinque milioni di visitatori che ogni anno entrano in Duomo. Ulteriori benefici potranno essere contrattati a tu per tu. Ma dare il nome a una guglia resta un privilegio difficile da uguagliare.

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