«Aggiungi un posto a tavola» Quarant'anni e non sentirli

«Aggiungi un posto a tavola» Quarant'anni e non sentirli

Quarant'anni di successi su tutti i palcoscenici d'Italia, e quel posto a tavola non è mai mancato. Oggi, che si vivono tempi di crisi e incertezze, e si temono «diluvi» dal sapore biblico, la storia ottimista e profondamente onesta di «Aggiungi un posto a tavola» assume i contorni di un toccasana per l'anima: la commedia musicale firmata da Garinei & Giovannini con le celebri musiche di Armando Trovajoli torna a Milano - al Teatro della Luna da questa sera al 17 novembre (ore 21, sabato e domenica ore 15.30, ingresso 38,50/27,50, info 892.191) - in un allestimento che non è esagerato definire «storico».
Sì perché per la prima volta dal 1974 non è il Teatro Sistina a guidare le fila del progetto, bensì la Compagnia dell'Alba e il regista Fabrizio Angelini. Si tratta, dunque, della prima versione autorizzata dagli autori e dagli eredi che non abbia il marchio dello storico teatro romano. L'opera di Garinei & Guiovannini, non va dimenticato, è la commedia musicale italiana più famosa al mondo, con edizioni tradotte in Spagna, Messico, Gran Bretagna, Argentina, Russia, Brasile, Venezuela. Angelini - che è cresciuto come attore e regista nelle file della Compagnia della Rancia con un maestro come Saverio Marconi - non nasconde la propria soddisfazione: «Abbiamo rispettato con piglio filologico l'edizione originale degli anni Settanta - spiega - e non sarebbe potuto essere altrimenti. Aggiungi un posto a tavola è un monumento nazionale del nostro teatro musicale. Per me, poi, ha un valore particolare: si tratta del mio primo musical visto in teatro, quando avevo undici anni. Fu un imprinting: vedendo Aggiungi un posto a tavola ho capito quale sarebbe stato il mio mestiere. Metterlo in scena oggi, con una giovane compagnia abruzzese, è per me motivo di particolare orgoglio».
In questi anni, Fabrizio Angelini ha diretto numerosi musical, da Jesus Christ Superstar (edizione in italiano), a Bulli e Pupe, a Rent, dalle edizioni targate Stage Entertainment di La Bella e la Bestia e Mamma Mia! a musical di taglia minore, come Aladin e W Zorro!. Molti di questi titoli sono figli della cultura americana, brillano della luce riflessa di Broadway.
Aggiungi un posto a tavola è, di contro, un'opera perfettamente made in Italy, che oltretutto racconta molto dell'Italia degli anni Settanta e, in fondo, dell'Italia tout court. Il parroco di provincia Don Silvestro (interpretato da Gabriele De Guglielmo) scopre di essere in contatto diretto (telefonico) con Dio, il quale, disgustato dai vizi umani, ha in agenda un nuovo diluvio.

Combattuto nel cercare di far cambiare idea all'Onnipotente, il prete deve anche scansare le attenzioni sentimentali di una bella parrocchiana come Clementina (guest star per le date milanesi nel ruolo sarà Arianna: per lei un ritorno dopo dieci anni al Teatro della Luna, dopo il successo di Pinocchio il grande musical). Sul palco, con loro, Jacuqeline Ferry nei panni succinti della prostituta Consolazione e Brunella Platania in quelli di Ortensia, mamma di Clementina. In tutto, ben sedici artisti.

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