«Abbiamo trascorso due giorni a bere e ad assumere cocaina, poi abbiamo litigato mentre parlavamo di morti e l'ho colpita». Questo il movente svelato dell'omicidio di Antonietta «Antonella» Gisonna, la donna di 51 anni uccisa e decapitata in via Amadeo, tra Lambrate e l'Ortica, nella notte tra sabato e domenica dal transessuale ecuadoriano di 20 anni Carlo Julio Torres Velesaca. È stato lo stesso sudamericano ieri pomeriggio a svelare le ragioni della sua brutale aggressione al pm Elio Ramondini durante l'interrogatorio in Procura. I carabinieri del nucleo investigativo, infatti, non erano ancora stati in grado di raccogliere una dichiarazione del giovane nell'immediatezza dell'arresto perché in quel momento il ragazzo era troppo alterato, probabilmente proprio dall'uso di droga, la cocaina ritrovata su alcuni specchi rotti nell'abitazione a soqquadro. Anche il supertestimone, cioè il dirimpettaio residente al sesto piano - che ha assistito all'omicidio (avvenuto invece al secondo piano) dalla propria finestra, non ha potuto vedere il momento della decapitazione perché in quel momento il corpo della Gisonna era in un punto coperto.
Davanti al magistrato, che lo ha sentito per due ore, ieri però il sudamericano non ha fornito una spiegazione sui motivi per cui si è accanito sulla donna fino a decapitarla con un coltello che ha trovato in casa, gettando poi la testa nel cortile.
Intanto l'omicida, ricoverato in ospedale subito dopo l'arresto perché prostrato da un forte stato di choc e con grosse ferite alle mani, ieri è stato trasferito nel carcere di San Vittore dove oggi si terrà, davanti al gip Anna Magelli, l'udienza di convalida dell'arresto
La testa del cadavere di una donna, tagliata e poi lanciata nel cortile oltre al classico film horror, fa pensare a miseria e disperazione, all'annichilimento totale della mente che conduce alla progressiva erosione dei normali valori della vita.
Gli investigatori dopo aver sentito i vicini, sono convinti che tra l'assassino e la morta non ci fosse una fitta frequentazione, ma non escludono che il transessuale si «appoggiasse» per la sua attività lavorativa a casa di Antonella e che i due, visti i precedenti della donna, potessero avere dei rapporti anche inerenti alla compravendita di stupefacente.RC- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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