Via ai cantieri, negozi in crisi 600mila euro per tenerli vivi

Via ai cantieri, negozi in crisi 600mila euro per tenerli vivi

Una mano ai negozi assediati dai cantieri pubblici. Metropolitane, isole pedonali, corsie preferenziali in costruzione. I commercianti subiscono spesso per mesi e mesi il traffico deviato, strade chiuse, vetrine spesso oscurate dalle cesate. Da Comune e Regione, frutto di un protocollo d'intesa sullo sviluppo dell'attrattività turistica e commerciale in vista di Expo, arrivano ora 600mila euro di contributi agli esercizi che rientrano nelle 23 aree segnalate su una mappa del «rischio disagi». Da Cenisio, Domodossola, Gerusalemme interessate dai cantieri della M5 a Solari, Dateo, Gelsomini che saranno toccate (prima o poi) dai lavori della M4 a viale Tunisia e tutta la zona tra la Darsena e piazza XXIV Maggio. «Un sostegno concreto - affermano gli assessori al Commercio della Regione Alberto Cavalli e del Comune Franco D'Alfonso - a tutte quelle realtà che in vista di Expo vedono la propria attività penalizzata dalla presenza di rilevanti cantieri. Per le micro e piccole imprese, può rappresentare il punto di partenza per un nuovo rilancio commerciale». Del pacchetto, 250mila euro sono a carico del Pirellone e 350mila euro di Palazzo Marino, che nell'ultima giunta ha approvato le linee guida per il bando che consentirà di accedere ai finanziamenti a fondo perduto. Potranno partecipare esercizi di vicinato, bar, ristoranti, imprese artigiane, edicole, chioschi, escluse invece sale gioco e scommesse, i compro oro e i temporary shop. Il contributo coprirà ad esempio investimenti per migliorare locali e impianti, acquisto di arredi, ma anche le spese per formazione e riqualificazione del personale o lo sviluppo di siti internet e, per la prima volta, contributi sui tributi locali versati. Il tetto massimo per ogni impresa sarà in ogni caso di 3mila euro. Confcommercio Milano esprime un «giudizio positivo» e si impegna, come assicura il vicepresidente Lino Stoppani, a «far conoscere il più possibile il provvedimento». Ma «resta forte la preoccupazione per l'impatto e i tempi del cantiere di piazza XXIV Maggio sulle attività commerciali».
I lavori per pedonalizzare la piazza partono proprio oggi. Fino al 30 settembre saranno chiuse al traffico viale Gorizia, corso Manusardi, via Scoglio di Quarto e via Ascanio Sforza (consentito solo l'ingresso delle auto dei residenti provvisti di box e garage), sarà invertito invece il senso di marcia in in via Lagrange. Da domenica, ma fino al 15 maggio, si viaggerà a doppio senso di marcia in via Ascanio Sforza e in via Scoglio di Quarto, poi le strade diventeranno a senso unico verso piazza XXIV Maggio e verrà realizzato un passaggio nel cantiere per arrivare in viale Gorizia. Sempre da oggi al 30 giugno sarà consentito il transito solo da corso San Gottardo verso via Col di Lana, vietata la svolta verso la Darsena, ma dal primo luglio al 30 settembre le due strade saranno completamente off limits. Tutte le strade saranno riaperte dal primo ottobre ma con una nuova viabilità, la fine lavori è fissata solo al 24 febbraio.

Modifiche in vista da oggi anche per le linee Atm 3, 9, 59 e 325, per la notturna N6 e per il Radiobus di quartiere Q59. I dettagli sono a disposizione sul sito www.atm.it nella sezione infotraffico. E ieri, ultimo giorno di lavoro per lo storico «Kiosco» del pesce in piazza, si trasferirà durante i restyling.

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