«Aiutate la polizia a scovare i teppisti»

Forza Italia lancia una raccolta di immagini sulla rete per smascherare chi ha devastato la città

«Aiutate la polizia a scovare i teppisti»

Dichiarazioni? C'è solo l'imbarazzo della scelta, con tutte le possibili sfumature della condanna e dell'indignazione. Di fronte alla guerra scatenata dai «No Expo», però, in Forza Italia hanno pensato che un comunicato non bastasse. Così è stata lanciata l'operazione «SmascheraViolenti». L'obiettivo è molto semplice: raccogliere attraverso internet le immagini, le foto e i video che possano aiutare la polizia a trovare i responsabili delle devastazioni. È chiaro che i raid portati dai black bloc sono studiati a tavolino, come l'organizzazione della «falange» da cui partono piccole squadre deputate all'attacco. In questa struttura paramilitare hanno un compito assegnato anche coloro che devono tenere alla larga gli operatori video, o i semplici spettatori delle violenze, potenzialmente in grado di girare video o scattare foto che possano essere utilizzate strumenti di riconoscimento o come prova delle responsabilità.

L'operazione «SmascheraViolenti» è stata lanciata da Silvia Sardone, responsabile dipartimento sicurezza di Forza Italia Lombardia, che ha deciso di servirsi del notevole numero dei suoi «contatti» facebook e twitter per un'iniziativa concreta: «Grazie all'aiuto di tanti visitatori dei miei profili - spiega - ho già recuperato decine foto di violenti responsabili di scontri, incendi, vetrine infrante, con i volti più o meno identificabili. Le raccoglierò e porterò alle forze dell'ordine».

Rintracciare i responsabili delle violenze potrebbe servire sia a farli perseguirli penalmente sia, in prospettiva, nel caso di risarcimenti alle persone e alle attività commerciali che hanno subito danni. «Le scene della Milano devastata dai violenti No Expo sono indegne e vergognose, i danni delle loro scorribande sono sicuramente ingenti. Credo sia dovere della politica e dei cittadini cercare di aiutare le forze dell'ordine nel loro lavoro di individuazione dei protagonisti degli incidenti. Lo sdegno dei milanesi e di tutti coloro che hanno visto le immagini in tv è enorme e proprio per questo sto ricevendo tantissimi contributi e sostegno a quest'iniziativa civica». Le scene della Milano devastata dai violenti No Expo - commenta Sardone - sono indegne e vergognose. Alfano due giorni fa ha dichiarato che “La prevenzione funziona”, ecco invece i risultati: fiamme ad auto e negozi, scontri, muri imbrattati, vetrine infrante, milanesi impauriti e assediati dai violenti. Questa manifestazione andava bloccata in anticipo». «Il governo la smetta di fare provvedimenti ideologicamente scritti contro - conclude Sardone - le forze dell'ordine e provi a intervenire sulla legislazione vigente per garantire i violenti alla giustizia, senza rivederli scarcerati dopo pochi giorni».

Intanto, all'indomani del corteo che ha causato danni ingenti a Milano, i pm di Milano indagano per «devastazione». Vetrine distrutte, banche devastate e decine di auto danneggiate e bruciate il bilancio di una giornata con momenti di vera guerriglia urbana. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, a guida del pool antiterrorismo.

L'ipotesi per cui si procede è prevista dall'articolo 419 del codice penale, prevede una pena massima di 15 anni di carcere. «Grazie al lavoro straordinario delle forze delle ordine e di chi era là in prima linea l'area dei disordini è rimasta circoscritta» ha detto Romanelli.

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