Cronaca locale

Albertini sogna Letizia candidata di destra e Azione

Della Frera lascia "Italia al Centro" di Toti e rilancia con l'ex sindaco l'appello a Renzi e Calenda

Albertini sogna Letizia candidata di destra e Azione

Il coordinatore regionale di Italia al Centro Guido Della Frera lascia il partito di Giovanni Toti e lancia (di nuovo) l'appello a Carlo Calenda (Azione) e Matteo Renzi (Italia Viva) a stringere l'accordo per un'unica lista che rappresenti il Terzo Polo. Della Frera, deputato, ha firmato già domenica con l'ex sindaco Gabriele Albertini l'appello per il terzo polo, subito dopo lo strappo tra Calenda e Pd. «Sono sempre stato convinto - spiega - della necessità di una formazione moderata, oggi il Terzo Polo, in grado di riportare gli italiani al voto, offrendo al Paese un contributo di idee e di programmi concreti attraverso politici capaci e competenti in grado di proseguire il programma di risanamento impostato da Mario Draghi». Il governatore della Liguria ha già nominato al suo posto la deputata Fabiola Bologna, neurologo.

Se le rose fioriranno Albertini potrebbe anche scendere in campo, sono aperte le scommesse. Giorni fa in un'intervista a La Stampa aveva sfogato la delusione per l'accordo tra Calenda e Pd. Dopo lo strappo si dice «disponibile a collaborare per un progetto politico se qualcuno me lo chiede, per un'azione e una convinzione che faccia sì che l'Italia sia più Viva e abbia più Azione di prima», gioca con i simboli in ballo. A Calenda e Renzi «manca, ed è una lacuna grave, il centro che viene dalla destra moderata, io avrei visto bene un triumvirato con Giovanni Toti, sarebbe stato l'ideale - sostiene -. Purtroppo questo sistema maggioritario obbliga chi vuole avere speranza di essere eletto nei collegi maggioritari uninominali alle aggregazioni che sono quantitative più che qualitative, contano i numeri dei voti più che le idee». Sulla possibilità di entrare in Azione o Italia Viva per ora, intervenendo a Telelombardia, glissa: «Oggi non sono autorizzato a fare dichiarazioni, come un agente dei servizi segreti sono vincolato al segreto».

Albertini ha incontrato nelle scorse settimane l'assessore regionale al Welfare (e come lui ex sindaco di Milano) Letizia Moratti, che ha chiesto al centrodestra di candidarla alle Regionali 2023 al posto del governatore Attilio Fontana. «Mi ha chiesto di aiutarla e di essere capolista nella sua civica, ove ci fosse una convergenza del centrodestra sul suo nome - ha spiegato Albertini -. Collaboro con lei, non per aggredire Fontana, che con tutto rispetto è il candidato della Lega e non della coalizione. Non ho ancora deciso di accettare anche perchè la stessa Moratti è in attesa. Ma su Letizia ci sono margini di Azione per una Lombardia Viva...», praticamente lo slogan di prima, in salsa regionale, e allude al fatto che tempo fa Calenda «aveva addirittura candidato la Moratti», il leader di Azione aveva dichiarato che sarebbe stata un buon nome anche per il centrosinistra.

«Se questo incontro tra centrodestra e Terzo Polo potesse avvenire da qui ad un anno sul nome della Moratti - insiste Albertini -, sarebbe una candidatura più manageriale e istituzionale, meno politica».

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