Aler, la Regione garantisce gli stipendi

Vertice ieri tra l'ex prefetto Gianvalerio Lombardi oggi commissario dell'Aler Milano e i vertici di Cgil e Sunia. Sul tavolo la difficile situazione dell'ente che gestisce le case popolari dopo l'allarme del governatore Roberto Maroni di un buco da 80,5 milioni di euro per dicembre e un'esposizione debitoria di 343. Un incontro chiesto dai sindacati «preoccupati per il futuro di lavoratori e inquilini». Al termine l'impegno del commissario Lombardi a consegnare la relazione fatta sullo stato dei conti e sulla base della quale Maroni ha deciso di intervenire sull'Aler. «In particolare - spiegano il segretario della Cgil Graziano Gorla e quello del Sunia Stefano Chiappelli -, abbiamo chiesto di chiarire quale sia la situazione relativa ai debiti residui dei mutui, al valore delle imposte, alle consulenze, al valore reale della morosità, ai costi della socialità, a quelli del personale e della socialità a partire dai canoni per le fasce deboli». Secondo i sindacati «il commissario Lombardi ha condiviso la necessità di mantenere la funzione pubblica e sociale di Aler e la necessità che tale funzione sia preservata», con oneri economici a carico della Regione. Confermato da Lombardi «un piano triennale di risanamento», con Cgil e Sunia che chiedono alla Regione «risposte rapide per rasserenare il clima di tensione per lavoratori e inquilini».
L'assessore a Casa e Housing sociale Paola Bulbarelli conferma i 30 milioni di euro della Regione per garantire gli stipendi e il pagamento di qualche fornitore. Poi la conferma di una task-force di quattro o cinque dirigenti regionali inviati all'Aler per aiutare il collegio commissariale composto da Lombardi, Maria Pia Redaelli e dall'avvocato Mario Viviani.

«Abbiamo bisogno di risposte veloci» spiega Bulbarelli che in commissione ha già illustrato il progetto di legge della giunta che con l'Alpe secondo il disegno di Maroni vorrebbe unificare in un'unica società tutte le Aler lombarde. Sarà battaglia.

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