«Entro Expo 2015 sconfiggeremo le eco-mafie». Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia è ottimista ma la battaglia non è affatto semplice. La 'ndrangheta è radicatissima in Lombardia ed ha un «consenso sociale» ancora molto ampio. Ed ha voti. A dirlo sono quelli che l'illegalità la combattono da sempre: Gaetano Pecorella, Livia Pomodoro, Edmondo Bruti Liberati. L'allarme malavita riguarda, in maniera «grave e radicata», anche lo smaltimento dei rifiuti, soprattutto quelli speciali, e diventa ancora più acuto in vista di Expo e dei mega appalti correlati.
«Il movimento terra è il settore primario di interesse della 'ndrangheta - denuncia Pecorella, presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti - dove spesso c'è un regime di monopolio attraverso un vero e proprio esercito di padroncini calabresi, tutti collusi, che rappresentano anche un serbatoio di voti da far valere nei rapporti con la classe politica al momento opportuno». Uno dei primi passi per sconfiggere le infiltrazioni nel giro dei rifiuti potrebbe riguardare le bonifiche e si sta pensando di far gestire i siti non più a livello ministeriale ma locale. Un buon modello, secondo Pecorella, è il protocollo per la legalità che il Comune ha studiato in vista di Expo 2015. «Le attività illecite - spiega il presidente del Tribunale Livia Pomodoro - avvengono soprattutto nei sub appalti, si appoggiano a presta nomi e alla cosiddetta imprenditoria grigia che fa affari con le famiglie malavitose. Tanti fallimenti delle aziende sono dovuti a questo: chi opera secondo le regole non ha possibilità di sopravvivere» alla concorrenza illegale. L'appello della Pomodoro è forte: «Ritroviamo il gusto della legalità, non tolleriamo ciò che non è virtuoso, altrimenti non restano grosse possibilità di risolvere il problema». Il procuratore Edmondo Bruti Liberati precisa che solo a Milano sono «decine e decine» le inchieste che hanno evidenziato anche «collegamenti tra la 'ndrangheta e le imprese sane milanesi». Vanno quindi inaspriti i controlli e le sanzioni per far rinascere una regione che, d'altro canto, vanta i migliori risultati sulla raccolta differenziata, con il 48% del riciclaggio contro l'11% calcolato nelle regioni del sud.
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