Allarme pronto soccorso. Mantova arruola le guardie

Già 21 aggressioni contro i sanitari nel primo semestre. L'Asst Carlo Poma mette un vigilante nell'area triage

Allarme pronto soccorso. Mantova arruola le guardie

Aumentano i casi di aggressioni contro il personale sanitario, in particolare nei pronto soccorso e sui mezzi di Areu in Lombardia. Il fenomeno sta diventando sempre più rilevante tanto che Regione Lombardia si è detta «pronta ad attivare servizi di guardia giurata e videosorveglianza a protezione del personale nelle strutture ospedaliere e ambulatoriali, in particolare nei Pronto Soccorso degli ospedali lombardi». Provvedimento già adottato lunedì dalla direzione dell'Asst di Mantova che da ha messo un servizio di guardia giurate fisso nel pronto s occorso per tutelare il personale sanitario.

Solo un mese fa, un altro provvedimento a tutela degli operatori dei mezzi del 118, con uno stanziamento di un milione e cinquecentomila euro per l'acquisto e l'installazione di telecamere sui mezzi di soccorso sanitario e bodycam agli operatori in servizio.

Mercoledì, intanto, la Direzione generale Welfare ha scritto ai direttori generali delle Ats, Asst e Irccs chiedendo un report sintetico sugli episodi avvenuti. «La tutela del personale impegnato negli ospedali lombardi - ha evidenziato la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti - è al centro della nostra azione. Negli ultimi anni il numero delle aggressioni ai lavoratori è aumentato».

Secondo la survey avviata da Regione Lombardia nello scorso anno, che si è conclusa a settembre, cui hanno risposto Areu, Asst, Ats, Irccs pubblici e accreditati, medici di base nel 2019 si sono registrate complessivamente 24.609 aggressioni, 18.008 nel 2020 per un totale di 42.617 episodi.

«Se il caso lo richiederà - ha concluso Moratti - attiveremo al più presto specifici servizi a tutela di chi quotidianamente con grande sacrificio e professionalità si occupa della salute dei cittadini. Per fare questo, utilizzeremo anche servizi di vigilanza e videocamere di sorveglianza».

Prima tra tutti l'Asst Carlo Poma di Mantova due giorni fa che ha evidenziato un fenomeno gravemente in crescita. «Le segnalazioni ufficiali di aggressioni fisiche e verbali nei presidi ospedalieri di Asst di Mantova sono state 27 nel 2021 e già 21 nel primo semestre del 2022. Nello stesso periodo e con la medesima tendenza alla crescita sono state 14 (4 nel 2021 e 10 nel primo semestre del 2022) le denunce di infortunio sul lavoro da parte di varie figure professionali. La consapevolezza diffusa è che la casistica reale delle segnalazioni pervenute agli uffici competenti sia decisamente più significativa, che esista cioè un sommerso».

Al Pronto Soccorso di Mantova «per la delicatezza dell'attività svolta e il bisogno di garantire ai professionisti che lavorano in situazioni di emergenza e urgenza la massima sicurezza, è presente da lunedì in pianta stabile una guardia giurata, che vigila l'area del triage per l'intera giornata».

Il servizio veniva già garantito in una postazione dedicata all'interno della hall e attivato all'occorrenza - rende noto l'ospedale -. L'azienda ha però ritenuto necessario presidiare direttamente l'area di accesso al Pronto Soccorso, alla luce dell'incremento delle aggressioni verso il personale».

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