Non bastavano le vibrazioni anomale allo stadio San Siro. In un anno Atm ha ricevuto oltre 120 segnalazioni di cittadini che denunciavano crepe alle pareti, distacchi, notti insonni a causa di mobiletti e bicchieri traballanti. «Quando passa la metropolitana l'effetto in casa è di un terremoto, centinaia di persone soffrono di attacchi di panico, crisi d'ansia, sentono bombardamenti e non dormono la notte» sono frammenti delle proteste rivolte ieri all'assessore alla Mobilità Marco Granelli e al dg di Atm Arrigo Giana in Commissione a Palazzo Marino. Sul fenomeno delle vibrazioni prodotte dal passaggio della linea M1 e M2 Comune, Atm e Mm hanno creato un tavolo tecnico ad hoc che si riunisce settimanalmente per studiare le cause specifiche e trovare le soluzioni da mettere in campo. «Il fenomeno esiste, si è verificato in vari punti della città e lo stiamo analizzando profondamente» ammette Granelli. Invita i cittadini a inviare segnalazioni all'indirizzo mta.sevi@comune.milano.it. «Stiamo facendo una mappatura per individuare nel modo più preciso possibile le cause, entro fine giugno contiamo di avere delle risposte. Nel frattempo, siccome non sarà un lavoro brevissimo e le vibrazioni non sono leggere, stiamo mettendo in campo interventi di mitigazione per arrecare meno danni possibili alle persone». Un condominio in via Carducci ha già fatto causa al Comune e Atm, altri ieri hanno solo minacciato (per ora) le vie legali. Le aree in cui le vibrazioni si sono manifestate in maniera più forte creando maggiori disagi ai residenti sono via Doria, via Boccaccio, Pacini, Carducci, Guido d'Arezzo e via Orti a Pero. «Ad aprile nel tratto Pagano-Conciliazione-Cadorna e a breve a Caiazzo-Loreto e piazzale Piola installeremo per 48 ore sensori in alloggi di chi ci ha inviato segnalazioni, al pianterreno e dal quarto piano in poi, e in galleria - riferisce Giana -. Dall'intensità delle vibrazioni potremmo anche individuare cause differenti in vari ambiti. Per attutire il fenomeno prodotto dai treni in curva stiamo diversificando il sistema di molatura dei binari (la levigatura del punto di contatto tra ruota e rotaia) e entro maggio avremo un secondo treno dedicato. Ma una soluzione definitiva potrebbe richiedere un intervento infrastrutturale». L'ingegner Guzzi di Mm fa presente che il tema si è posto da circa un anno e «stiamo indagando ad ampissimo spettro, non è escluso che la causa sia la modifica della falda acquifera, che nel primo dopoguerra era molto bassa, ha avuto un picco molto alto nel 2014/15, è scesa negli ultimi 3 anni in maniera decisa ed è come un mare sotterraneo, se scende sotto il livello della galleria può amplificare il rumore dei treni verso l'alto». I residenti in aula (da via Palestrina 10 a viale Monza 128, via Carducci 5 o via Doria) in aula si sfogano: «Non voglio cambiare casa dopo 25 anni ma il comodino alle 6 vibra ogni mattina», «sono cardiopatica, non riesco a riposare», «le case sono svalutate». Tutti chiedono di limitare la velocità dei treni ma Giana ribatte che le vibrazioni sarebbero più consistenti.
Ed esclude un nesso tra rumore e modello di treno. I consiglieri Fi Fabrizio De Pasquale e Alessandro De Chirico e della Lega Gabriele Abbiati contestano «Le segnalazioni arrivano da un anno e il Comune si muove solo ora».
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