È allarme violenza tra le gang «I segnali sono preoccupanti»

Dopo la nuova aggressione si teme il «contagio» tra bande La rissa scoppiata per una banale lite: arrestati 5 filippini

Paola Fucilieri

Sulla rissa il colonnello Canio Giuseppe La Gala ha voluto rimarcare alcuni concetti per mettere in chiaro gli eventi e non creare allarmismo. «La rissa non è nata da una rivalità tra bande, ma per motivi banali - ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri -. L'immediato e deciso intervento dei carabinieri ha consentito di interrompere la rissa evitando conseguenze più gravi, fermare i componenti dei due gruppi e dare una risposta alla collettività facendo subito chiarezza sull'evento. E' per questo che ho rivolto ai carabinieri del Radiomobile un sentito apprezzamento per la loro costante attività in favore dei cittadini».

Resta il fatto che si è arrivati a ferimenti con colli di bottiglie di vetro e coltelli. Analizziamo comunque, nei dettagli, la rissa avvenuta tra filippini, venerdì alle 22.30, nel piazzale coperto della Regione Lombardia. I milanesi, la città, infatti, è ancora sconvolta per l'aggressione mortale avvenuta in piazzale Loreto otto giorni fa e nella quale perse la vita Antonio Rafael Ramirez, un dominicano di 37 anni. Un evento naturalmente molto diverso da quello di venerdì. «Tuttavia ugualmente allarmante perché il fatto che a scontrarsi siano stati gruppi di ragazzi filippini è una novità ma anche un segnale preoccupante» ha sottolineato ieri, parlando con l'agenzia di stampa Agi, Fabio Armao, docente di Scienza Politica dell'università di Torino, studioso di gang giovanili. Secondo lui, infatti, tra questi gruppi di bande di ragazzi e ragazzini, potrebbe essere in atto un vero e proprio contagio; «una reazione che li porterebbe a insorgere l'uno contro l'altro, come negli Usa. Un meccanismo di contagio da monitorare con attenzione».

Attenzione: i motivi che hanno scatenato tanta rabbia sono davvero futili: un primo gruppo di giovanissimi filippini, che frequentano la piazza per trascorrervi il tempo libero improvvisando danze di gruppo e canti, ha rimproverato ad alcuni connazionali di aver urinato nelle aiuole. I primi temevano di venire considerati responsabili e di venire allontanati. Poi, però - nonostante le cause che hanno innescato una violenta reazione siano stupidaggini - gli animi si sono scaldati e i giovani sono passati alle vie di fatto. Due sono stati colpiti con coltelli e colli di bottiglia in vetro. Il primo, trasportato al Niguarda, in codice rosso, è un cittadino filippino 18enne, con ferite al capo e al torace; il secondo, un connazionale di appena 17 anni, è stato trasportato prima al Policlinico e poi alla Clinica pediatrica De' Marchi, sempre in codice rosso, con un ferita penetrante al collo.

L'intervento dei carabinieri del Radiomobile ha consentito di bloccare dieci ragazzi, dei quali 5 sono stati

arrestati per rissa aggravata. A uno di loro un filippino incensurato e regolare, viene contestato anche il tentato omicidio, mentre gli altri cinque, tutti minorenni, sono stati denunciati a piede libero per lo stesso reato.

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