Allarme violenze e mobilità "Divieti auto? Sala classista"

Salvini attacca: "Tutti devono poter venire a lavorare. Un altro stupro in zona Castello. La Lega: "Ora basta"

Allarme violenze e mobilità "Divieti auto? Sala classista"

«Classista e razzista». Come sempre il leader della Lega non usa toni soft. Nel mirino di Matteo Salvini (anche) questa volta c'è il sindaco Beppe Sala, che «vuole lasciare a piedi centinaia di migliaia di milanesi che non sono ricchi». Si riferisce alla stretta in Area B e C che scatterà il primo ottobre. «Questa è discriminazione sociale - attacca -, impedire l'accesso alla città per chi viene a Milano per lavoro se ha un diesel comprato l'anno scorso o non ha i soldi per la Tesla mi sembra veramente classista, razzista, inutile per l'ambiente e ingiustamente penalizzante». Altrimenti, ironizza, «lavoreranno in città solo Sala e i suoi amichetti, che il pomeriggio si trovano in San Babila a giocare a burraco con il monopattino elettrico». Salvini ha fatto un'altra tappa del tour elettorale a Milano, davanti alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Statale per ricordare che la Lega ha proposto di cancellare il numero chiuso per l'accesso a Medicina «seguendo l'esempio della Francia» per far fronte alla carenza di medici e operatori sanitari. «Ci sono 15mila posti disponibili per Medicina a fronte di 65.378 ragazzi che si sono iscritti ai test. L'Italia ha bisogno di medici e gli accessi all'università sono limitati e il nostro Paese cerca dottori all'estero, una situazione paradossale». É arrivato a bordo del camper dei Giovani leghisti che sta facendo il tour delle città lombarde, presenti anche i candidati nelle liste a Milano o in Lombardia, da Laura Ravetto a Igor Iezzi, Giuseppe Valditara, Fabrizio Cecchetti e Federica Zanella. Che è tornata sulla questione dell'escalation di violenze sessuali in città, al caso della sedicenne aggredita vicino a piazza Castello domenica notte se ne è aggiunto un altro nella stessa zona ieri notte, come anticipato dal Giorno. Una ventenne all'uscita dalla discoteca intorno alle 3 è stata avvicinata da un giovane che aveva incontrato all'interno mentre stava camminando da sola verso casa. Le ha teso un agguato, l'ha trascinata dietro una siepe vicino al locale. La vittima non era lucida, non è riuscita a fornire un identikit preciso. A vederla barcollare è stato un altro ragazzo nelle vicinanze che ha chiamato il 118, è stata portata e soccorsa alla Clinica Mangiagalli. «Spiace - attacca il coordinatore regionale della Lega Cecchetti - che dalla giunta Sala arrivi il solito silenzio imbarazzato, come dal ministro Lamorgese o dal Pd nazionale e lombardo. Questa ondata di violenze, non solo sessuali, ma anche di rapine, risse, accoltellamenti, è sotto gli occhi di tutti. Servono più mezzi e risorse per le forze dell'ordine, più uomini e norme più severe. Quando torneremo al governo ripristineremo i decreti Sicurezza varati 4 anni fa da Salvini». Per la deputata Federica Zanella «Milano è una città pericolosissima, come mai prima d'ora. Sala e Lamorgese hanno abbandonato la città e ora è nelle mani di delinquenti e baby gang».

Per contrastare le bande e devianze giovanili il Carroccio ha già presentato in Senato un ddl di provvedimenti durissimi, che prevede tra l'altro sanzioni fino a mille euro e sospensione del beneficio del reddito di cittadinanza o dell'assegno unico familiare per il mancato rispetto dell'obbligo dei genitori di provvedere all'istruzione obbligatoria dei figli, sì al conseguimento della patente di guida da parte dei 18enni purché non abbiano commesso illeciti legati al fenomeno dei reati in gruppo.

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