Allergie, scatta l’sos: a Milano ne soffre una persona su quattro

Allergie, scatta l’sos: a Milano ne soffre una persona su quattro

Il popolo dei 300mila allergici di Milano deve mettersi l’anima in pace. Gli starnuti e la lacrimazione agli occhi continueranno fino a ottobre. Un po’ più a lungo rispetto alle altre città. Idem per i due milioni di lombardi che sono già alle prese con antistaminici e pruriti.
Gli ospedali e gli ambulatori medici sono stati letteralmente presi d’assalto e al Niguarda si contano almeno cinque bollini verdi in più al giorno a causa delle allergie, mettendo in difficoltà i medici, oberati di visite. Di fatto in città un milanese su quattro soffre di allergia. Ora è il momento nero per chi è sensibile alle betulacee, poi sarà la volta degli intolleranti alle graminacee, che fioriranno alla fine di aprile. Si passerà quindi alla parietaria. E infine, ciliegina sulla torta, toccherà a quelli che non sopportano l’ambrosia, fiorente soprattutto nelle brughiere di Malpensa.
Ma come mai ogni anno si ha la sensazione che l’allergia cominci prima e che sia sempre più forte? In tanti pensano sia colpa dello smog e del Pm10, contro cui si lotta tutto l’anno. «Vero, ma quello è solo un fattore irritante - spiega Elide Anna Pastorello, responsabile del dipartimento medico specialistico di Allergologia del Niguarda - In realtà una delle cause che aumentano la probabilità di diventare allergici è il fumo di sigaretta, anche se passivo».
Respirare nicotina, spiega la Pastorello «aumenta la permeabilità delle mucose» e quindi abbassa drasticamente le difese contro i pollini.
I medici parlano di livelli di allergia pari agli altri anni, ma in base ad alcuni dati sembra che la primavera sia davvero scoppiata all’improvviso, anticipando qualche fioritura. Secondo le analisi fatte dal centro di rilevazione pollinica del Policlinico di via Sforza, i granuli di polline presenti nell’aria si aggirano attorno agli undici per metro cubo. Le tabelle del bollettino on line sui pollini documentano tuttavia un lieve calo di concentrazioni rispetto alla scorsa settimana. Negli ultimi dieci anni le file degli allergici sono cresciute, e non di poco. Nel 2001 alla Macedonio Melloni in ambulatorio venivano trattati 2.300 casi. Ora si parla di oltre il doppio, con 6mila prestazioni. In aumento anche i casi delle allergie nei bambini. Al Niguarda vengono visitate 40mila persone l’anno.
I rimedi? Nelle farmacie sono appena state rimpinguate le scorte di antistaminici generici, spray nasali e collirio per alleviare il bruciore agli occhi. La cura fai-da-te va benissimo secondo gli allergologi. «L’80% dei casi di allergia - spiega la Pastorello - si limita a una rinite. Ma se i sintomi durano più di due settimane e sono acuti, allora è bene farsi controllare da uno specialista poiché l’allergia può degenerare in forme asmatiche».

Tra i fattori che rendono più sensibili ai pollini c’è anche la temperatura da maniche corte: l’effetto della primavera/estate anticipata provoca anche questo. «Il caldo di questi giorni è dovuto all’aumento di anidride carbonica».

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