Allevi è pronto, Scanagatti per il bis

L'ex presidente della Provincia dovrebbe sfidare il sindaco uscente

«Monza, ci siamo» è lo slogan scelto dal sindaco di Monza Roberto Scanagatti (Pd) che ieri al cinema Capitol ha annunciato la sua ricandidatura alle comunali, previste in primavera. «C'è ancora molto da fare - ha detto - ma noi siamo pronti a continuare l'impegno».

Scanagatti vuole andare avanti. Ma a Monza c'è, e c'è sempre stato, anche un centrodestra forte e di governo, che vuol riprendere in mano la città. Forza Italia è vicina alla scelta del candidato sindaco. A un passo dall'investitura Dario Allevi, che negli ultimi anni si è dedicato all'attività di impresa ma nel recente passato ha costruito un curriculum importante, come capogruppo e vicesindaco prima, come presidente della Provincia poi. Dopo un incontro con il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, Allevi si è deciso a tornare in campo e si è messo al lavoro. Da oltre un mese studia da candidato e ha incontrato molti possibili compagni di viaggio, fra politici e società civile. Il tema candidature è in mano al coordinamento regionale di Forza Italia, guidato da Mariastella Gelmini. Oggi il partito sta sondando il gradimento delle varie ipotesi e l'ultimo passaggio sarà il confronto con gli alleati. Il centrodestra dovrebbe presentarsi unito nei capoluoghi di provincia al voto: Lodi, Como e appunto Monza. Data per acquisita la scelta del candidato lariano (il medico Mario Landrascina), l'ultima condizione da soddisfare è l'accordo su Lodi: se andrà a un uomo del Carroccio, Allevi potrebbe avere il via libera. «Monza è una città laboriosa e dalle enormi potenzialità - dice l'ex presidente della provincia - ma in questi cinque anni il prezzo che abbiamo pagato è stato altissimo, e non solo in termini di aumento delle tasse. Mi riferisco all'immobilismo di questa amministrazione che si avverte nella scarsa cura della città, basti vedere le condizioni delle nostre scuole e delle nostre strade. La giunta, poi, con la sua negligenza ha reso Monza molto più insicura».

Alla sua corsa manca davvero poco: «Io - dice Allevi - sono sempre andato d'accordo con gli alleati, costruendo un rapporto umano, prima ancora che politico, molto solido. Oggi abbiamo un dovere morale: far sì che il centrodestra corra compatto. Solo così ci possono essere i presupposti per voltare pagina e rilanciare La città come merita».

AlGia

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