Buona la prima. Anzi no. Il Comune deve riaprire il bando dell'«Ospitalità solidale» perché non si è presentato nessuno. Il 27 settembre la giunta aveva pubblicato un avviso pubblico per concedere in uso gratuito ad un ente ventiquattro alloggi e tre locali ad uso diverso da risistemare, arredare e offrire in affitto low cost a giovani milanesi in cambio di volontariato. Gli appartamenti saranno assegnati ad under 30 precari o con redditi minimi (fino a 1.500 euro mensili) che sembra ghiotta per uscire dalla casa di mamma e papà o da una condivisione con studenti. Impossibile agli affitti di mercato, ma sostenibile se la casa è low cost, nei quartieri residenziali Ponti e Ca'Granda Nord/Monte Rotondo individuati da Palazzo Marino. Affitti bassi saranno garantiti appunto in cambio di volontariato. I giovani inquilini - tra i diciotto e 30 anni - dovranno prepararsi a prestare attività di animazione o doposcuola, assistenza agli anziani del condominio. Palazzo Marino sta cercando un ente terzo per gestire il progetto, ma a quanto pare è più facile da raccontare nella teoria che da tradursi in pratica. Quali obblighi si dovranno imporre ai ragazzi e per quale arco orario? Fino a che punto si potrà controllare se l'attività di volontariato è svolta in modo efficace o ha delle pecche? Tant'è che la gara si è chiusa senza partecipanti. É la stessa giunta ad ammettere in delibera «la complessità del progetto, come si evince anche dalle domande frequenti pubblicate». Per cui dopo aver apportato alcune correzioni e precisazione, prova a riaprire «per altri 15 giorni» (fino al 23 gennaio) il bando. Specificando meglio anche un aspetto che sta ovviamente a cuore agli eventuali enti interessati, che siano società, associazioni, cooperative, consorzi o fondazioni: i rimborsi.
I costi relativi alla progettazione, esecuzione delle opere e dotazione di arredi e attrezzature per gli alloggi saranno ricoperti dal Comune fino ad un importo massimo di 428mila euro, se il gestore supererà quella spesa lo farà a proprio carico. Per gli arredi potrà avvalersi anche di sponsor. Le case saranno in concessione gratuita per la durata massima di dieci anni.Alloggi in cambio di impegno sociale Tutto da rifare il bando per i giovani
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