Il primo, un anonimo 25enne con un cappellino con visiera e un paio di jeans, è entrato fingendo di voler accendere un mutuo. Il secondo - più o meno la stessa età, lo stesso cappellino, camicia a quadri, un foulard di seta al collo e occhiali da sole - lo ha seguito quando l'ingresso della banca si è riaperto. Poi insieme, sotto la minaccia dei taglierini (le cui lame d'acciaio, fatto anomalo, non sono state segnalate all'interno della bussola) hanno tenuto in ostaggio due cassieri - un uomo e una donna - e una cliente 60enne per 40 minuti. Giusto il tempo che si aprissero le casse temporizzate. E infine i due giovani banditi sono fuggiti con un bottino di 40mila euro in contanti.
Il colpo messo a segno ieri alla filiale di corso Lodi della Banca Popolare dell'Emilia Romagna è molto simile a quello avvenuto esattamente due settimane fa all'agenzia di via Washington dell'Ubi Banca. Un dipendente ha spiegato alla polizia che ieri il bandito che gli puntava contro il taglierino, gli ha ordinato di far entrare i clienti che si fossero presentati all'ingresso in quel lasso di tempo durante il quale lui e il suo complice si apprestavano ad attendere l'apertura delle casse. Così il cassiere è stato costretto ad aprire la bussola alla cliente sessantenne che al termine della rapina e all'arrivo della polizia sul posto è stata trasportata in codice giallo al Policlinico. Come alle cure del pronto soccorso ha dovuto ricorrere un dipendente sotto choc dopo aver testimoniato. «Il bandito che mi minacciava con il taglierino continuava a ripeterci di stare tranquilli che non ci sarebbe accaduto nulla.
I rapinatori hanno poi atteso dalle 12,30 alle 13,10, hanno preso il denaro e poi sono fuggiti. Solo allora abbiamo potuto dare l'allarme» ha concluso nella sua testimonianza. Ora gli investigatori hanno aperto la caccia ai banditi.PaFu
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