Non finiscono i guai con la giustizia per Pierangelo Daccò, già condannato a 10 anni nel processo con rito abbreviato per il dissesto finanziario del San Raffaele. Il faccendiere, infatti, è indagato per riciclaggio dal procuratore pubblico cantonale di Lugano, Raffaele Rigamonti.
Daccò è finito nel mirino delle autorità elvetiche dopo le verifiche sui suoi conti correnti in Svizzera, su cui secondo gli inquirenti sarebbero transitate le somme che avrebbe distratto dalle casse dell'ospedale di via Olgettina e dalla Fondazione Maugeri, altra inchiesta che lo vede tra gli indagati assieme al governatore lombardo Roberto Formigoni; al direttore generale dell'assessorato regionale alla Sanità, Carlo Lucchina; all'ex assessore regionale Dc alla Sanità, Antonio Simone; e al direttore generale della Fondazione Maugeri, Costantino Passerino. Daccò, che si trova in carcere in italia dal novembre 2011, verrà sentito questa mattina per rogatoria dal magistrato svizzero in tribunale a Milano, davanti gip Laura Marcondelli.
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