Sono oltre mille i posti per l'accoglienza di profughi messi a disposizione nella Diocesi di Milano da parrocchie e istituti religiosi. A sottolinearlo è il vicedirettore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti, intervenuto ieri al convegno «Sconfinati» alla fiera del consumo critico «Fa' la cosa giusta». I posti sono quasi tutti occupati dopo il ricollocamento dei profughi arrivati nei mesi scorsi, che hanno deciso di rimanere in Italia. Caritas Ambrosiana ha potuto accreditare nell'ultimo periodo, a Milano e nelle provincie di Varese e Lecco, altri 240 posti, 150 messi a disposizione dalle parrocchie e 90 offerti dagli istituti religiosi che portano ad oltre mille i posti per l'accoglienza dei profughi gestiti nella Diocesi dalle realtà ecclesiali. «L'allestimento di questi mini-centri, collocati per lo più in appartamenti, permetterà di liberare o alleggerire le strutture di prima accoglienza e di avviare percorsi di integrazione - ha aggiunto - come corsi di lingua, formazione professionale, ricerca attiva del lavoro». Il percorso di inserimento partirà con chi ha ottenuto il riconoscimento al diritto di asilo.
Gualzetti ha infine sottolineato che «senza un nuovo quadro di regole europee Milano potrebbe trovarsi a fare i conti di nuovo con una situazione difficile, causata da un lato dai rifugiati respinti in Italia dagli altri paesi Europei e dall'altro con i migranti respinti dagli hotspot ma non rimpatriati - ha concluso - i quali senza un permesso di soggiorno, sarebbero dei clandestini a quali non si potrà offrire nessuna vera opportunità».RC- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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