Un altro appello nel processo Abba Sconto in vista per i due assassini

Un nuovo processo d'appello in cui andrà rivalutata l'aggravante dei futili motivi. Questo il verdetto della Cassazione per Fausto e Daniele Cristofoli, padre e figlio, accusati di aver picchiato a morte il 19enne marocchino Abdoul Guiebre, detto Abba, che, il 16 luglio 2009, con un amico aveva rubato nel loro bar a Milano due confezioni di biscotti e altrettante barrette di cioccolato.
I due imputati sono stati condannati dalla Corte d'assise d'appello a 15 anni e 9 mesi di reclusione: la Suprema Corte ha poi annullato con rinvio la sentenza di secondo grado limitatamente all'aggravante e al trattamento sanzionatorio, per cui i giudici milanesi dovranno riesaminare il caso.


In particolare, la prima sezione penale della Cassazione ha rilevato che i giudici del merito non hanno dato adeguata motivazione circa l'aggravante: «l'indagine omessa in funzione della valutazione della sussistenza o meno del futile motivo - si legge nella sentenza - è proprio quella attinente alla componente psichica soggettiva che indusse i due Cristofoli, persone di non elevata cultura, reduci da una pesante notte di lavoro e pronti a continuare la loro attività nel bar, a reagire, seppure del tutto sproporzionatamente sul piano oggettivo, al piccolo furto commesso ai loro danni dai giovani stranieri al culmine di una notte di pellegrinanti evasioni che li rese particolarmente disinibiti e scanzonati al cospetto degli affaticati e suscettibili derubati». I due inseguirono Abba in via Zuretti e lo picchiarono mortalmente.

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