Cronaca locale

Altro che "moschea cattedrale": San Siro vuole l'hub di scambio

La Zona 7 fa muro contro il piano del Comune: "Andremo nei quartieri a spiegare il perché". Il Municipio è "contrarissimo" al luogo di culto che viene prospettato nel piano varato dal Comune

Altro che "moschea cattedrale": San Siro vuole l'hub di scambio

No alla moschea in via Novara. Il Municipio è «contrarissimo» al luogo di culto che viene prospettato nel piano varato dal Comune. Ed è contrarissimo, ovviamente, anche alla «moschea-cattedrale» che è stata chiesta dai musulmani e non è stata esclusa da Palazzo Marino. Il presidente della Zona 7 Marco Bestetti, al pari dei colleghi eletti col centrodestra, si era già detto contrario al piano annunciato il 1° giugno, che prevede almeno sei luoghi di culto islamici, quattro esistenti da sanare e due da realizzare ex novo, probabilmente in via Esterle e - appunto - in via Novara.

Ma le perplessità si sono acuite dopo la presentazione pubblica di questo piano per le attrezzature religiose di Milano, una variante in attesa dell'adozione in Consiglio. Nell'incontro alla Sormani, infatti, è arrivata la richiesta esplicita di una «moschea cattedrale», ed è arrivata dal decano e fondatore del Centro islamico di Milano e Lombardia, l'imam Abdur Rahman Pasquini. Il vicesindaco Anna Scavuzzo, che gestisce la partita per delega del sindaco, è stata possibilista e cauta. «Alcune delle aree individuate, penso soprattutto a via Marignano e all'area di via Novara - ha detto - hanno una media dimensione capace di accogliere anche più persone in una struttura temporanea antistante a quello che sarà il luogo di culto». Nonostante Palazzo Marino propenda per una soluzione con più moschee, una risposta del genere ha allarmato il Municipio 7. «Sembra che abbiamo vinto la lotteria di questa nuova area di culto, ovviamente desinata al culto islamico, nell'area di parcheggio di via Novara» premette con un filo di ironia Bestetti. «Noi non vogliamo farne una questione ideologica, ma ogni area ha le sue peculiarità. Questa area è destinata a parcheggio e non a caso. Noi abbiamo da anni l'esigenza di sgravare il quartiere di San Siro dalla forte pressione di auto che per tutto l'anno lo invadono, sia per partite ed eventi allo stadio, sia per la presenza del capolinea della M5. Il quartiere fatica a convivere con questa pressione. Da anni i residenti chiedono di essere alleggeriti e quei parcheggi rappresentano l'occasione che da anni chiediamo di sfruttare».

La zona è strategica. Vicino allo stadio, vicino a due fermate della metro, una esistente e una futura, l'idea del Municipio è di avere subito un parcheggio collegato e in futuro un parcheggio di scambio, come Famagosta o Molino Dorino. «Vogliamo che assorba il flusso di tifosi e pendolari del quadrante ovest - spiega il presidente - esiste una corsia preferenziale, noi vogliamo una navetta pubblica per collegarlo. Non solo, nel Pums c'è il progetto di prolungare la M5 fino a Settimo, e passerebbe proprio da lì. Precludersi oggi la possibilità di un parcheggio di interscambio del nuovo capolinea è completamente sbagliato. E così facendo il Comune penalizza ancora il borgo storico di Figino, già danneggiato dal taglio dei mezzi di superficie e penalizzato dalla presenza di Silla 2».

La contrarietà del Municipio non si fermerà agli atti istituzionali, ma si tradurrà in una iniziativa: «Siamo molto contrari a questa assurda proposta - spiega Bestetti - e anticipo che faremo un tour di tutti i quartieri interessati, per spiegarla e per organizzare una forma congiunta di protesta per impedire questo ennesimo furto che si prepara ai danni delle periferie, impedendo ogni possibilità di riordino e riorganizzazione del trasporto pubblico e del traffico».

«Una volta realizzata questa moschea, a prescindere dalla sua superficie, sarà impossibile fermare fuori città l'invasione delle auto».

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