Ambrogini tra applausi e polemiche

Un applauso lunghissimo e sentito, seguito dalla standing ovation. Così è stato accolto l'Ambrogino a Denise Cosco, la figlia di Lea Garofalo, testimone di giustizia uccisa dalla Ndrangheta, per il suo impegno nella lotta alla mafia. «Ha sconfitto la cultura mafiosa che era radicata nella sua stessa famiglia, seguendo l'esempio della giovane mamma», la motivazione. «Ha scelto Milano come luogo dei funerali, in quanto città costituitasi parte civile nel processo, riconoscendo così ai milanesi un primato di sensibilità e impegno contro la criminalità organizzata». È stata accolta con freddezza dal centrodestra la Medaglia d'oro a Nando Dalla Chiesa figlio del generale ucciso da Cosa Nostra nell'82 e presidente onorario di Libera. Un simbolo della lotta alla mafia e un esempio di capacità imprenditoriale tipicamente meneghina il fondatore dell'Antica Focacceria San Francesco.
Grandi applausi a Paola Bonzi, la fondatrice del Centro di Aiuto per la Vita della Mangiagalli.

Ma non da parte della sinistra: le uniche a non battere le mani m sono la capogruppo milanese di Sel Patrizia Quartieri e la collega della lista Sinistra per Pisapia, la femminista Anita Sonego. Nonostante gli endorsment laici di Alessandra Kustermann, direttrice del l'unità di pronto soccorso ostetrico e ginecologico della Mangiagalli e dei radicali.

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