Cronaca locale

Ambrogini, oggi il match tra i partiti

Borrelli, Squinzi, Penati e Teresa Strada candidati alla Memoria

I partiti della maggioranza hanno convocato una vertice prima del «conclave» che deciderà gli Ambrogini 2019. Con 177 candidature in pista (108 a persone fisiche e 69 ad associazioni e soggetti collettivi), i capigruppo del centrosinistra vogliono evidentemente cercare di scegliere in anticipo una rosa di nomi da difendere al tavolo delle «trattative» con i colleghi dell'opposizione. La riunione per decidere chi sarà premiato dal sindaco Beppe Sala il prossimo 7 dicembre al teatro Dal Verme è fissato alle 16.30 e non durerà poco. Peraltro quest'anno a rendere critica la scelta saranno più le Medaglie alla Memoria dei riconoscimenti ai vivi. I candidati post mortem sono addirittura 18, ieri è spuntato anche il nome dell'ex capo del Pool di Mani Pulite Francesco Saverio Borrelli scomparso lo scorso 20 aprile. Il suo nome venne proposto nel 2002 ma divise i politici, la candidatura questa volta sembra che arrivi dalla società civile. É stata chiesta in maniera bipartisan invece (e supportata anche dal sindaco) la Medaglia alla Memoria dell'ex presidente della Provincia Filippo Penati, Fdi ha proposto l'ex presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e l'assessore radicale Lorenzo Lipparini la cofondatrice di Emergency Teresa Sarti Strada, a dieci anni dalla morte. In corsa per gli Ambrogini alla Memoria c'è anche Andrea Pinketts.

Finirà quasi sicuramente in «fuorigioco» la proposta-provocazione di Fi di rendere omaggio a Giuseppe Meazza mentre sta prendendo quota il nuovo stadio di San Siro.

Tra i nomi in corsa, sempre di Fi, ci sono l'immobiliarista Manfredi Catella, il cantante Mahmood, il campione Nba Danilo Gallinari, la band Le Vibrazioni, la Ditta Guenzati». Spuntano «Le Iene», l'associazione «Fridays for Future», costola milanese di quella fondata dalla 16enne Greta Thunberg, Elena Buscemi del Pd ha proposto lo scrittore Antonio Scurati, la Lega due giornalisti, Mario Giordano e il direttore di «Chi» Antonio Signorini. A firma dem l'architetto Cini Boeri, il politologo Giorgio Galli, il musicista Ricky Gianco. E ancora: in corsa Lella Costa, il paroliere Mogol, il promoter della Barley Arts (e di Bruce Springsteen) Claudio Trotta. Tra le associazioni e i collettivi che potrebbero ritirare l'attestato: il quotidiano free press «Leggo», il Policlinico, il blog dedicato ai progetti urbanistici «Urbanfile».

ChiCa

Commenti