Gli ambulanti sfrattati ora rischiano la bancarella

E alla fine gli ambulanti decidono di scendere in piazza con striscioni e megafoni. Manifesteranno per dare un segnale forte dopo mesi di tira e molla.
In ballo c'è la questione del mercato di piazzale Lagosta: due appuntamenti settimanali, il martedì con 190 banchi e il sabato con oltre 200 commercianti. Per permettere la realizzazione del metrò 5 agli ambulanti era stato chiesto di trasferirsi temporaneamente da via Volturno a via della Pergola, poco distante. Un sacrificio necessario ma a termine. L'accordo era stato messo nero su bianco dalla giunta Moratti nel 2008, all'inizio dei lavori per la metropolitana. All'epoca era anche stato promesso: tornerete. Ora che i cantieri sono stati chiusi, gli ambulanti scalpitano per ricollocarsi nella loro via d'origine. Ma il Comune non ci sente. Temporeggia, propone soluzioni alternative. Se gli ambulanti dovessero tornare in via Volturno, il Pd rischierebbe di perdere un bacino di voti assai nutrito: quello dei residenti della via che, alle scorse elezioni, hanno sostenuto Pisapia in cambio di promesse di quiete sotto casa.
«L'11 novembre manifestiamo per invocare il rispetto delle regole e degli accordi - spiega Giacomo Errico, presidente dell'associazione milanese del commercio ambulante - dalle norme che continuano ad essere non chiare e penalizzanti nell'applicazione del regolamento comunale sui mercati ambulanti al disatteso accordo sulla ricollocazione». I commercianti hanno trovato un accordo con i comitati dei residenti (eccetto quelli di via Volturno) che si sono resi disponibili a sottoscrivere un accordo. Dal canto suo il Comune ha proposto un'area alternativa ed ha adottato un provvedimento per lo spostamento del mercato in viale Zara, con un progetto che tuttavia riduce in modo drastico lo spazio a disposizione delle bancarelle. «Mi sembra una delibera trabocchetto - commenta il consigliere di zona pidiellino Marzio Ferrario - Prevede il taglio di 24 bancarelle e non si capisce in base a quali criteri». La versione del mercato «mutilato» non piace affatto agli ambulanti. «Abbiamo bisogno di lavorare - sostengono - e il Comune dovrebbe incentivare i mercati ambulanti. La gente ci va volentieri perché risparmia e se invece il Comune continua a ostacolarci, a ridurre spazi e orari, molti di noi falliranno». Non tutti i consiglieri della zona sono convinti al cento per cento dell'efficacia del trasferimento in viale Zara.
«C'è un progetto - sostiene Andrea Pellegrini, rappresentante della Lega - ma non mi sembra che nell'area segnalata ci sia spazio a sufficienza.

Se gli ambulanti ci stanno è un conto, altrimenti è giusto rispettare gli accordi presi all'epoca della Moratti, quando venne chiesto un trasloco solo in via temporanea».
Tuttavia la squadra di Pisapia non si può rimangiare tanto facilmente una promessa fatta dai comitati elettorali nel 2011.

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