Cronaca locale

Anche l'Orrido ha il suo «bello» Incontri d'autore sul lungolago

Festival al via a Bellano: incontri-dibattito e mostre sul tema

Simone Finotti

Quando si dice il gusto dell'orrido. Dalle parti di Bellano sanno bene di che si tratta, anche perché negli ultimi anni, complice la creativa penna di Andrea Vitali, questo paesino di tremila anime incastonato sulla sponda lecchese del Lario (nella foto) con tanto di Orrido naturale avvolto da romantiche leggende, è diventato una vera e propria meta di pellegrinaggio.

Da questa fascinazione per il brutto prende spunto la rassegna Il bello dell'orrido. Incontri d'autore vistalago a Bellano, ideata da Armando Besio e organizzata da ArchiViVitali, che si apre oggi con scrittori, artisti, musicisti, architetti a raccontare lo strano connubio fra spavento, stupore e meraviglia. Incontri spesso sorprendenti, proprio come le ripide cascate del torrente Pioverna che si fanno strada da millenni fra rocce e anfratti, scavando misteriose spelonche.

Così scopriamo, ad esempio, che un altro Vitali ha omaggiato le atmosfere di questi luoghi sublimi: è il pittore e illustratore Velasco, figlio dell'artista Giancarlo, quasi coetaneo (ma non parente) di Andrea e come lui inguaribilmente invaghito delle sue terre d'origine, tanto da curare la mostra Caduta libera, al Circolo fino al 10 novembre con opere di Gianni Maimeri e Agostino Iacurci. Si parte sabato (ore 18 al Cinema, ingresso libero), con lo storico dell'arte Stefano Zuffi che cercherà di addentrarsi in uno degli ossimori più misteriosi del nostro immaginario con Il fascino del brutto. Mostri, demoni e altri orrori nella grande arte da Leonardo a Goya: ovvero come un'opera d'arte può raffigurare la bruttezza ed apparirci bella, in netta antitesi con il valore classico di kalokagathìa. La svolta si ebbe intorno al 1500, e capiremo perché.

A proposito di classicità: sabato 12 ottobre sarà la volta di Cristina Dell'Acqua, docente di latino e greco al San Carlo di Milano, e del suo recente saggio Una Spa per l'anima (Mondadori): conosceremo Eschilo, Euripide, Cicerone e Seneca nell'inedita veste di maestri di benessere interiore. Fra gli incontri più attesi quello del 26 ottobre, con Gioele Dix che conversa sul tema La Bibbia ha (quasi) sempre ragione (edito da Claudiana): una riflessione semiseria, lucida e ludica intorno al «libro che più di tutti ci orienta, ci influenza, ci appassiona».

Un «brutto» che scrisse cose bellissime fu Giacomo Leopardi, uomo sventurato e felicissimo poeta: da lui partirà, il 23 novembre, Mauro Novelli, scrittore e professore di Letteratura italiana contemporanea alla Statale di Milano, autore de La finestra di Leopardi (Feltrinelli), un viaggio sentimentale, ironico e appassionato nelle case dei grandi scrittori italiani: dalla Milano di Manzoni alla Bellagio di Marinetti, dai Navigli di Alda Merini al Garda di Gabriele d'Annunzio, fino alla Catania di Verga. Il giornalista e scrittore Giorgio Terruzzi chiude il 2019, il 7 dicembre, con il recente Pro-fumo (Cinquesensi), per raccontarsi, sigaretta dopo sigaretta, attraverso le inquietudini quotidiane.

Gli incontri proseguono con cadenza mensile fino a maggio 2020.

Commenti