Anche Pisapia domani alla marcia per i gay

Migliaia di persone sfileranno da piazza Duca d'Aosta a Porta Venezia. L'appoggio del Comune

Sfileranno in oltre 50mila (o almeno queste sono le attese degli organizzatori) al Milano Pride 2015, in programma domani. Il corteo, a cui prenderà parte anche il sindaco Giuliano Pisapia, partirà da piazza Duca d'Aosta, percorrerà corso Buenos Aires e si concluderà ai Bastioni di Porta Venezia in piazza Oberdan. L'intero percorso sarà chiuso al traffico.

Dopo una piccola anticipazione del Pride al padiglione Usa di Expo lo scorso fine settimana, il corteo «omo» scende in piazza con carri, costumi e striscioni per mostrare «tutto l'orgoglio di essere persone gay, lesbiche, trans, bisessuali, asessuali e intersessuali». Ma anche per avanzare «la richiesta improcrastinabile di diritti, unendosi idealmente alle altre quattordici città attraversate dall'Onda Pride».

La manifestazione, organizzata dal Coordinamento Arcobaleno, avrà come slogan un urlo: «Non perché i diritti vadano urlati o imposti ma perché siamo stanchi di aspettare», ha spiegato alla presentazione a Palazzo Marino Fabio Pellegatta, presidente di Arcigay, che si è quindi collegato anche al tema di Expo 2015 affermando che «abbiamo fame di diritti».

Questa edizione inoltre sarà anche dedicata alla situazione dei profughi: i fondi per l'organizzazione, infatti, «sono stati tagliati per destinarli a loro», a cui sarà destinata anche una raccolta benefica di indumenti.

«Le conquiste possono essere spazzate via in pochi giorni», ha aggiunto l'assessore comunale alla Cultura, Filippo Del Corno, citando il caso di Venezia, dove tra i primi atti della nuova amministrazione «hanno tolto dalla disponibilità delle scuole il libro «Piccolo Uovo» (libro sulle diverse tipologie di famiglia, ndr), come se fosse una priorità per la città». Infine, parlando del contemporaneo «Family Pride» organizzato da Forza Nuova, contromanifestazione di Forza Nuova in favore della famiglia tradizionale, l'assessore ha sostenuto che ci sia in città chi «cerca di alimentare la tensione e un clima di scontro.

Di fronte a questi tentativi di rovinare quella che è una festa dobbiamo essere coraggiosi». Il Pride ricalcherà in parte i toni della mini parata che si è tenuta la scorsa settimana ad Expo, quando, lungo il Decumano hanno sfilato le drug queen del musical «Priscilla».

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