Cronaca locale

Anche la sinistra non vuole la moschea. Ma Sala non cede

La maggioranza di centrosinistra del Municipio 7 di Milano si è detta contraria alla moschea di via Novara, ma la giunta Sala non demorde

Anche la sinistra non vuole la moschea di Milano. Ma il Comune non cede

A Milano continua la battaglia sulla moschea che, dal Palasharp, la giunta di Beppe Sala vorrebbe spostare nel parcheggio di Trenno via Novara. Il luogo di culto dev'essere spostato dalla struttura che, nelle prossime settimane, dovrà essere oggetto di una serie di lavori di manutenzione in vista delle olimpiadi invernali che si terranno a Milano e a Cortina. Ma la zona di via Novara non può essere quella in cui trasferire la moschea, come in più occasioni ribadito dall'opposizione di centrodestra ma anche dai residenti di quella zona, che non desiderano l'insediamento. Ma ora, al coro dei no, si unisce anche il centrosinistra del municipio 7 di Milano.

"Persino la maggioranza di centrosinistra del Municipio 7 si è detta contraria alla nuova moschea che il Comune di Milano vorrebbe nel parcheggio Trenno di via Novara. Ora è tutto nelle mani di Sala e ci auguriamo che ritiri la proposta perché le priorità per la città sono ben altre", dichiara Silvia Sardone, consigliere comunale della Lega a Palazzo Marino. Ma a Milano non c'è solo il problema della moschea che la giunta di Sala vorrebbe costruire in via Novara, perché nel tessuto cittadino ci sono diverse criticità, come le diverse moschee abusive che sono presenti sul territorio.

"Chiediamo inoltre al sindaco che vengano chiusi tutti i luoghi di culti abusivi a Milano: viale Jenner, via Toffetti, via Meda, via Padova 144, via Padova 366, via Carissimi, via Stadera, via Zambelli, via Passo Pordoi, via Sibari, via Lopez, via Baroni. Non riusciamo proprio a comprendere perché alla comunità musulmana sia consentito trasgredire impunemente leggi chiare come quella regionale sulle attrezzature religiose, pertanto esigiamo che il Comune di Milano si adoperi affinché gli abusi più volte certificati dalle forze dell'ordine vengano sanati velocemente", prosegue Silvia Sardone. Il consigliere ha sottolineato la gravità di alcune situazioni sul territorio, davanti alle quali la giunta non sembra intenzionata a intervenire.

I segnali che arrivano dal Municipio 7, che ha posto il veto sulla moschea di via Novara, però, lasciano presagire un cambiamento di rotta. "È innammissibile ciò che avviene nella nostra città e il “no” del Municipio 7 a una nuova moschea è un primo passo importante sulla strada della legalità.

Prima di pensare a nuovi luoghi di culto, la sinistra si occupi di chiudere quelli già attivi senza alcun permesso", ha concluso Silvia Sardone.

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